Vendite al dettaglio: per alimentari ennesimo crollo

Close up of old man paying with credit card on pos terminal.

I dati sulle vendite al dettaglio di maggio dimostrano ancora una volta come l’emergenza prezzi stia modificando profondamente le abitudini delle famiglie italiane. Lo afferma Assoutenti, che rinnova la richiesta al Governo un paniere di beni a prezzi calmierati per tutelare i redditi delle fasce meno abbienti e sostenere la spesa.

“Il segnale più allarmante che arriva dal commercio è quello relativo agli alimentari, settore che in volume registra un drastico calo delle vendite del -3,8% su base annua, a fronte di una spesa per cibi e bevande che sale di oltre il doppio (+7,7%). Questo significa che, al netto degli effetti dell’inflazione, una famiglia con due figli taglia la spesa alimentare in media per 292 euro annui”.

“Su commercio e consumi pesa il caro-prezzi e l’inflazione altissima sui beni primari – prosegue Truzzi – Per questo chiediamo al Governo di studiare assieme alle associazioni dei consumatori, i produttori, la Gdo e gli enti locali, un paniere di prodotti da vendere sul territorio a prezzi calmierati, in modo da aiutare non solo le famiglie alle prese con la spesa quotidiana, ma anche il comparto del commercio”.