
Significativo titolo dell’appuntamento dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, che si svolgerà dal 24 al 26 ottobre nel Villaggio Città del Mare: “Uici – Un futuro con la persona al centro”. Dal presidente nazionale Mario Barbuto la volontà di “riaffermare con forza che la Persona deve essere e restare al centro di ogni politica e di ogni scelta: solo così, insieme, potremo generare un futuro migliore per tutti”. I 274 delegati provenienti da tutt’Italia si confronteranno per indicare gli obiettivi del prossimo quinquennio su temi come scuola, lavoro, mobilità, accessibilità, cultura e sport, disabilità complesse, tutela legale, ipovisione, prevenzione, parità di genere, volontariato. Al termine dei lavori, la votazione sulla Relazione di quinquennio e con l’elezione del presidente nazionale e dei 24 componenti il Consiglio.
“Questo Congresso non sarà soltanto un luogo di riflessione, ma un laboratorio di idee e strategie concrete, per riaffermare con forza che la Persona deve essere e restare al centro di ogni politica e di ogni scelta. Solo così, insieme, potremo generare un futuro migliore per tutti”.
Lo ha detto Mario Barbuto, presidente nazionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, nel presentare il ventiseiesimo Congresso dell’Unione, dal titolo “Uici – Un futuro con la persona al centro”, che si svolgerà dal 24 al 26 ottobre nel Villaggio Città del Mare di Terrasini nel Palermitano. Nel corso del Congresso i 274 delegati provenienti da tutt’Italia indicheranno gli obiettivi del prossimo quinquennio che emergeranno da un confronto su diversi temi: la riforma dell’accertamento della disabilità, l’impatto delle nuove tecnologie, compresa l’IA, su non vedenti e ipovedenti e ancora le trasformazioni nel mondo del lavoro, le implicazioni sociali e sanitarie dell’invecchiamento della popolazione. Altro tema sarà quello del rafforzamento del sostegno sul territorio a soci e famiglie.
“Ci confronteremo – ha sottolineato Barbuto – sui temi concreti che toccano ogni giorno la vita dei ciechi e degli ipovedenti: scuola, lavoro, mobilità, accessibilità, cultura e sport, disabilità complesse, tutela legale, ipovisione, prevenzione, parità di genere, volontariato”.
I lavori si concluderanno con l’esame e la votazione sulla Relazione di quinquennio 2020-2025 e con l’elezione del presidente nazionale e dei 24 componenti il Consiglio.
“Il Congresso – ha concluso Barbuto – è l’appuntamento solenne e centrale della vita democratica dell’Uici. Da oltre 105 anni la nostra Unione riconosce e promuove il valore unico e irripetibile di ogni persona, impegnandosi quotidianamente per la tutela dei diritti, l’inclusione, l’autonomia e le pari opportunità. Oggi, sensibili ai cambiamenti sociali e istituzionali, ci prepariamo ad affrontare le grandi sfide che ci attendono”.