
Sul caso della truffa delle finte azioni Fininvest, vicenda che vede già coinvolti migliaia di cittadini raggirati, il Codacons ha presentato oggi un esposto alle Procure della Repubblica di Roma e Milano, oltre che a Consob e Polizia Postale, chiedendo di intervenire a tutela degli utenti.
La truffa ha uno schema molto semplice: i cittadini ricevono una telefonata da un numero non registrato in rubrica, dove una voce registrata si presenta come holding Fininvest, proponendo investimenti “sicuri” da 250 euro promossi dalla famiglia Berlusconi e promettendo facili guadagni. Chi, incuriosito da tale messaggio, accetta di essere contattato da un operatore per ulteriori dettagli, si vede proporre un investimento azionario esclusivo attraverso una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale, garantito dallo Stato Italiano e senza commissioni. Per invogliare gli utenti ad accettare la proposta, viene proposto di investire una piccola somma di 250 euro, che darà accesso a un “bonus di benvenuto” dal 30% al 100% del capitale investito.
Chi cade nella trappola, oltre a perdere i 250 euro versati, fornisce ai cybercriminali i propri dati bancari, col rischio di operazioni illecite sul proprio conto corrente.
Per tale motivo il Codacons ha chiesto l’intervento di Consob e Polizia postale, mentre alle Procure di Roma e Milano si chiede di aprire indagini per i reati di Truffa aggravata, Frode informatica e Accesso abusivo a sistemi informatici, nonché in piena violazione delle disposizioni di cui all’articolo 166 del D.Lgs. 58/1998- Tuf e articoli 167 e 168 del D.Lgs. 196/2003.