Trasporto extraurbano in Sicilia: Scatta interrogazione M5S all’ARS

Il vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Nuccio Di Paola: “Possibili gravi violazioni e mancanza di sicurezza. Richiesta azione immediata della Regione”.

Palermo – “La situazione del trasporto pubblico extraurbano in Sicilia è ormai insostenibile e pone un grave rischio per la sicurezza di lavoratori e cittadini. Una situazione insostenibile, così come denunciato dalla Federazione Autonoma Italiana Sindacale Autoferrotranvieri FAISA CISAL Sicilia, che richiede attenzione non solo su turni lavorativi e condizioni operative proibitive, non solo in aperta violazione dei contratti di lavoro, ma anche sulla sicurezza”.

E’ quanto dichiara il vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Nuccio Di Paola, del Movimento 5 Stelle promotore dell’interrogazione appena depositata in cui si chiede l’intervento del governo Schifani in merito al trasporto extraurbano in Sicilia.

“Dagli accertamenti – scrive Di Paola nell’atto parlamentare – emerge che gli autisti svolgano turni estenuanti, con monte orario ben superiore al loro contratto di lavoro, senza i dovuti turni di riposo ed in condizioni tecniche precarie. Condizioni che si riverberano ovviamente sui viaggiatori”.

“L’immobilismo della Regione Siciliana e dei consorzi affidatari – aggiunge Di Paola – di fronte alle ripetute denunce dei lavoratori, dei loro rappresentanti sindacali e dei viaggiatori, è inaccettabile. Non sono ancora stati pubblicati gli orari e i contratti di servizio previsti dalla legge e dal principio di trasparenza che deve guidare ogni ente pubblico. Per queste ragioni, ho depositato un’interrogazione parlamentare che chiede al Presidente della Regione e all’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità di chiarire quali provvedimenti intendano adottare, nell’immediato, per tutelare la sicurezza e i diritti dei lavoratori, garantire una gestione corretta e trasparente dei servizi, e assicurare fermate e aree di sosta idonee, mettendo fine alle presunte violazioni e ai disservizi che penalizzano la collettività” – conclude Di Paola.