
“Il porto è il punto nevralgico della relazione tra la città e il mare, non più barriera ma soglia. È un hub di innovazione, un laboratorio dinamico in cui si concretizza la transizione ecologica attraverso pratiche di mobilità sostenibile ed efficienza energetica. È un’industria a pieno titolo, non una semplice sommatoria di servizi: rappresenta economia reale. Lo abbiamo dimostrato”.
Con queste parole, Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, ha sintetizzato il valore strategico del cantiere di Interfaccia porto-città, un investimento da oltre trentacinque milioni di euro. Si tratta di un’opera commissariata perché ritenuta strategica per il Paese: i lavori, che verranno completamente ultimati a dicembre – con un ritardo nel primo lotto legato alla difficoltà di reperimento degli acciai strutturali – rappresentano un passo ulteriore nella trasformazione infrastrutturale e identitaria di Palermo. L’intervento darà nuovo slancio al processo di modernizzazione della città, interessando un ulteriore tratto dei dieci chilometri di costa – da Sant’Erasmo all’Arenella – profondamente rigenerato negli ultimi otto anni. Unire e integrare, ricucire e recuperare. Sono i quattro pilastri concettuali alla base del progetto di Interfaccia, firmato dallo Studio Valle 3.0, selezionato attraverso un concorso internazionale per la riqualificazione del waterfront palermitano. Obiettivo: continuare a ricostruire il legame tra il porto e la città, trasformando la soglia che li separa in un luogo vivo e condiviso. L’iniziativa si inserisce nel più ampio piano di rigenerazione urbana che ha già restituito alla collettività spazi chiave come il molo Trapezoidale. La sfida è duplice: rendere il porto passeggeri e merci un’infrastruttura integrata e armonica con il contesto urbano e, al tempo stesso, creare un punto attrattivo e accessibile per residenti e visitatori. Per questo, il progetto propone soluzioni architettoniche di forte impatto visivo e funzionale. L’uso di materiali evocativi – come reti metalliche che richiamano la tradizione marinara – e l’inserimento di verde autoctono contribuiscono a creare uno spazio coerente e identitario.
AREA DI PROGETTO
Il lotto interessato dall’intervento si sviluppa all’interno del porto e si estende su una superficie di circa 25 mila mq compresa tra il molo S. Lucia e il molo Vittorio Veneto (trecento metri lineari), in forma rettangolare lungo la via Crispi.
CONCEPT A svolgere il ruolo di Interfaccia fra terra e mare è una struttura “bifronte”, così definita in quanto doppia porta di accesso e luogo di mediazione tra il sistema del porto e la trama urbana. Tre i livelli funzionali: al piano strada, un parco urbano lungo la via Crispi; a sette metri e mezzo metri, una promenade con servizi misti per porto e città; a dodici metri, un sistema di coperture ombreggianti. Il tutto costruisce un nuovo paesaggio urbano sull’acqua, capace di accogliere servizi, mobilità e attività produttive. BENEFICI Il progetto mira a migliorare i flussi passeggeri, ridurre i tempi di attesa, ordinare gli spazi, migliorare il decoro urbano e diminuire l’impatto ambientale della congestione stradale. Minore traffico significa anche meno emissioni e maggiore qualità dell’aria. FUNZIONI Il sistema si articola in più edifici con destinazioni d’uso differenti che offrono servizi sia per i cittadini che per i passeggeri in transito “da o verso” la città. Gli elementi principali sono i periscopi, le scale di risalita, il parco urbano, la terrazza sul mare, le passerelle e i box commerciali; le biglietterie, i parcheggi a raso, il varco Amari e la copertura ombreggiante. I sei volumi detti “periscopi” accolgono scale, ascensori e piccole attività commerciali in stile chiosco palermitano. Le scalinate prolungano gli assi viari fino alla promenade sopraelevata. Il parco urbano, al piano stradale, offre percorsi ispirati all’Orto Botanico di Palermo, sedute e aree verdi. La terrazza di 5 mila mq a sette metri e mezzo d’altezza, coperta con brise-soleil, è un punto panoramico sul mare e sulla città, oltre che area commerciale e di transito: da questa piazza si sviluppano, infatti, le passerelle che conducono al Palermo Cruise Terminal, oltre al camminamento che scavalca via Crispi. Il Varco Amari, collocato sotto la terrazza, sarà il principale accesso veicolare all’area portuale. Grande attenzione è riservata alla sostenibilità, evidente nella scelta dei materiali e nella qualità paesaggistica delle aree verdi. FLUSSI CARRABILI E PEDONALI
Il progetto separa chiaramente i percorsi, quelli pedonali e carrabili non interferiscono più tra loro. I flussi pedonali avvengono in quota, garantendo sicurezza e comfort, mentre quelli carrabili, dedicati ai mezzi e ai passeggeri con veicolo, sono gestiti attraverso varchi e aree di pre-accumulo. I mezzi pesanti avranno un accesso esclusivo dal varco S. Lucia. MATERIALI La selezione dei materiali risponde a criteri estetici, rappresentativi e di sostenibilità. Si prediligono elementi ad alte prestazioni energetiche, duraturi e non nocivi, con attenzione a comfort termico, acustico ed elettromagnetico. VERDE Le piantumazioni autoctone, scelte per la loro resistenza climatica e il valore ecologico, contribuiscono a ricostruire la biodiversità dell’area costiera, disegnando volumi verdi distribuiti in file parallele.