Sindacati, da Messina pullman per Palermo in vista dello sciopero

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs si riuniranno domattina (venerdì 22) alle ore 7 in piazza Duomo per prendere parte alla manifestazione. Tra i temi al centro dell’attenzione: smart working, adeguamento salari, part time e precariato…

MESSINA – C’è anche Messina alla mobilitazione di domani (venerdì 22 dicembre) che riguarda il settore del commercio e quello del turismo e dei pubblici esercizi. Da piazza Duomo, domattina alle ore 7, partiranno alcuni pullman che raggiungeranno Palermo, dove Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs attueranno uno sciopero, dopo aver aperto lo stato di agitazione. “Manifestiamo per una serie di diritti, dalla regolamentazione delle smart working all’adeguamento dei salari all’inflazione  sottolinea Giselda Campolo, segretaria generale Filcams Cgil Messina -. Ma rivendichiamo anche norme più precise sui contratti di lavoro part time e superamento del precariato. Diremo invece no alla riduzione degli scatti di anzianità e dei permessi, così come contesteremo la mancanza di riconoscimenti a livello professionale. Tutti abbiamo la libertà di scioperare domani. Non serve preavviso da dare al datore di lavoro. E tutti dovremmo scioperare. Stanno provando a toglierci o ridurci diritti fondamentali e salario 14ma, permessi, scatti di anzianità e molto altro. Restare in silenzio significa rinunciare a tutto questo e un aumento del salario adeguato quantomeno all’inflazione. È inaccettabile! In seguito agli aumenti del costo dell’energia e all’inflazione, le aziende hanno potuto difendersi aumentando i prezzi, i dipendenti invece non hanno avuto nessuna tutela rispetto a questi aumenti perché i salari sono rimasti inalterati e hanno perso potere d’acquisto. E oggi ci chiedono di fare un ulteriore passo indietro sul salario. Se non scioperiamo per tutto questo, quando?”. Indice puntato, quindi, contro la cosiddetta Dmo, Distribuzione moderna organizzata, e Federdistribuzione, con cui è stato sottoscritto un contratto nazionale scaduto nel lontano dicembre 2019. Nel limbo cinque milioni tra lavoratrici e lavoratori. A Palermo il corteo partirà da piazza Verdi e si concluderà con un comizio.