Sicurezza sul lavoro. Da Prato alla Camera, un’innovazione per le imprese dell’edilizia (e non solo)

Roma – “Una tecnologia che non toglie posti di lavoro, ma che qualifica gli operai che impareranno a guidare anche il drone, con apposito patentino, dopo specifici corsi di formazione”: questo uno dei punti salienti emersi durante la presentazione del drone ‘Falco’ alla Camera, alla presenza dell’onorevole di Forza Italia Erica Mazzetti, componente VIII Commissione ambiente e responsabile nazionale lavori pubblici, e dei rappresentanti delle categorie economiche e degli ordini professionali.

A realizzare il drone, che raggiunge anche i 100 metri di altezza, l’impresa pratese Montebianco Costruzioni, guidata da Simone e Ilaria Monti. Si tratta di un progetto pilota su scala nazionale per “aumentare la sicurezza sul lavoro nel mondo dell’edilizia e in quello delle lavorazioni in altezza”, sottolineano gli sviluppatori. La finalità è quella di “lavare palazzi a vetri o di effettuare la manutenzione preparatoria all’imbiancatura per condomini o edifici in marmo, pietra, alluminio e monumenti storici”. “Su questi ultimi – precisano – verrà applicato anche il prodotto protettivo di manutenzione indicato dalle Belle Arti, così da preservarne il valore storico”.

“Ho promosso questa presentazione con un’azienda leader nel settore delle costruzioni che proviene dal mio territorio. La politica dev’essere attenta alle imprese, che sono il primo motore dell’innovazione. Sono convinta che il drone ‘Falco’ possa contribuire al miglioramento del settore edile sotto il profilo della sicurezza e della sostenibilità e renderà questi interventi ancor più professionali”, spiega Mazzetti. L’obiettivo è quello di eliminare ogni percentuale di rischio derivante delle operazioni in altezza per la riqualificazione di qualsiasi tipo di facciata.