Servizio Studi Camera, fotografia del mercato dei giochi

Nei primi quattro mesi del 2019 le entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette) sono risultate pari a 5,2 miliardi di euro (+281 milioni di euro, pari a +5,7%); considerando solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 5.053 milioni di euro (+290 milioni di euro, pari a +6,1%). E’ quanto rende noto il Servizio Studi della Camera, come riferisce l’agenzia Agimeg.

 

Nel 2018 le entrate totali relative ai giochi sono risultate pari a 14.552 milioni di euro (+534 milioni di euro, pari a +3,8%). Considerando solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 14.045 milioni di euro (+516 milioni di euro, pari a +3,8%) per effetto essenzialmente dell’andamento delle entrate sulle vincite al lotto (+412 milioni di euro, +5,8%). La dinamica del gettito è stata caratterizzata da una crescita costante intorno al 7% nel primo semestre e da una successiva contrazione nel secondo semestre (da +7,3% di giugno fino a +3,8% a dicembre).
Il comma 1051 della legge di bilancio 2019 – si legge ancora – incrementa le aliquote del PREU, prelievo erariale unico sugli apparecchi idonei per il gioco lecito (articolo 110, comma 6 lettere a) e b) del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), vale a dire quelli dotati di attestato di conformità rilasciato dal Ministero dell’economia e delle finanze-Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato e obbligatoriamente collegati alla rete telematica, new slot, e quelli facenti parte della rete telematica che si attivano esclusivamente in presenza di un collegamento ad un sistema di elaborazione della rete stessa, videolottery, rispettivamente dell’1,35 per cento e dell’1,25 per cento a decorrere dal 1° gennaio 2019.

Tale incremento, secondo la relazione tecnica relativa alla legge di bilancio 2019, dovrebbe apportare un aumento di gettito per gli anni 2019-2020 pari rispettivamente a 616,9 e a 614,9 milioni di euro. Viene, inoltre, fissata la percentuale minima delle somme giocate destinata alle vincite (pay-out) rispettivamente al 68 per cento per gli AWP e all’84 per cento per le VLT, specificando che le operazioni tecniche per l’adeguamento della percentuale di restituzione in vincita devono essere concluse entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2019. Infine, l’articolo 27, comma 2, del decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 modificando il suddetto comma 1051, dispone che l’aumento delle aliquote applicabili alle new slot sia pari al 2 per cento.

Quest’ultimo incremento, secondo la relazione tecnica del provvedimento, dovrebbe apportare un ulteriore aumento del gettito di 154 milioni di euro su base annua.
Il documento ricorda inoltre come il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, cosiddetto Decreto Dignità, contiene alcune norme sulla materia dei giochi. L’articolo 9 vieta qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse, nonché al gioco d’azzardo. Per i contratti di pubblicità in corso al 14 luglio 2018 si prevede che continui ad applicarsi la normativa previgente, fino alla loro scadenza, e comunque per non oltre un anno dalla medesima data. La disposizione, a partire dal 1° gennaio 2019, estende il divieto di pubblicizzare giochi e scommesse anche alle sponsorizzazioni.

La violazione dei divieti comporta la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari al 20% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e, in ogni caso, non inferiore a 50 mila euro per ogni violazione.
Il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni contiene una serie di disposizioni che incidono sulla disciplina in materia di giochi: aumenta la ritenuta sulle vincite del gioco numerico a quota fissa denominato 10&Lotto fissandola all’11 per cento a decorrere dal 1° luglio 2019; dispone che l’aumento delle aliquote del prelievo erariale unico (PREU) applicabili alle new slot sia pari al 2 per cento (rispetto all’1,35 per cento disposto dalla legge di bilancio 2019); stabilisce che il rilascio dei nulla osta di distribuzione ai produttori e agli importatori degli AWP, venga subordinato al versamento di un corrispettivo una tantum di 100 euro per ogni singolo apparecchio (per i concessionari di apparecchi AWP, per il solo anno 2019, il corrispettivo una tantum è fissato in 200 euro per ogni singolo apparecchio); chiarisce che l’introduzione della tessera sanitaria per l’accesso agli apparecchi AWP deve intendersi riferita agli apparecchi che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto; dispone che, per il solo anno 2019, i versamenti dovuti a titolo di primo, secondo e terzo acconto relativi al sesto bimestre dovuti a titolo di PREU, sono maggiorati nella misura del 10 per cento ciascuno, mentre il quarto versamento dovuto a titolo di saldo è ridotto dei versamenti effettuati a titolo di acconto, comprensivi delle dette maggiorazioni; aumenta le pene, per chiunque esercita abusivamente l’organizzazione del gioco del lotto o di scommesse o di concorsi pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario, stabilendo che venga punito con la reclusione da tre a sei anni e con la multa da venti a cinquanta mila euro; prevede che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli sia tenuta alla realizzazione, in collaborazione con la Guardia di finanza e le altre forze di polizia, di un piano straordinario di controllo e contrasto dell’esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa con l’obiettivo di determinare l’emersione della raccolta di gioco illegale; inserisce una nuova sanzione per chiunque, sul territorio nazionale, produca, distribuisca, installi o comunque metta a disposizione, in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli o associazioni di qualunque specie, apparecchi destinati, anche indirettamente, a qualunque forma di gioco, anche di natura promozionale, non rispondenti alle caratteristiche del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Per tale fattispecie, è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro per ciascun apparecchio e la chiusura dell’esercizio da trenta a sessanta giorni. I commi da 634 a 639 dispongono infine la riforma dei concorsi pronostici sportivi, da attuarsi con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, introducono nuovi criteri di ripartizione della posta di gioco e prevedono la sospensione o la chiusura definitiva dei precedenti giochi similari, come il Totocalcio. In particolare i nuovi criteri di ripartizione della posta di gioco definiscono la percentuale da destinare a ciascuna attività: montepremi: tra il 74 per cento e il 76 per cento; compenso del concessionario: 5 per cento; punto vendita a titolo di aggio: 8 per cento; Sport e Salute Spa per attività sociali, sportive, culturali: tra l’11 e il 13 per cento. Di seguito il pdf integrale del Documento redatto dal Servizio Studi della Camera dei Deputati.