
“Anche quest’anno l’inizio dell’anno scolastico si presenta come un percorso a ostacoli, sempre uguale a sé stesso, segnato da ritardi nell’assegnazione degli educatori per il sostegno, mezzi di trasporto scolastico assenti, insufficienti o male sincronizzati con l’orario didattico, e da una crescente tendenza da parte di alcuni genitori a voler scegliere compagni e insegnanti per i propri figli, in un clima di totale improvvisazione”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria.
“È inaccettabile – continua il Garante – che ogni settembre il mio ufficio sia sommerso dalle stesse problematiche in quantità esponenziale, e che le scuole debbano affrontare le medesime emergenze come se fossero imprevedibili. L’inclusione scolastica non può essere trattata come un dettaglio secondario. Bambini e ragazzi con disabilità, privi dell’educatore sin dal primo giorno, sono di fatto esclusi dal diritto all’istruzione. Allo stesso modo, l’assenza o il malfunzionamento dei trasporti scolastici mette in difficoltà centinaia di famiglie, soprattutto nei piccoli centri, costringendo molti genitori a sacrifici ingiustificabili o a rinunciare al diritto allo studio dei propri figli”.
Per Marziale: “Preoccupante anche il pressing di alcuni genitori che pretendono di decidere in quale classe inserire i propri figli o con quali compagni. Le scuole non sono supermercati, la composizione delle classi è materia esclusiva delle istituzioni scolastiche, basata su criteri educativi, organizzativi e di equità, non certo su pressioni personali o logiche clientelari”.
“È urgente che tutte le istituzioni coinvolte, quali scuola, comuni e regione, si assumano le proprie responsabilità con serietà e pianificazione. I bambini non possono essere ostaggi della disorganizzazione – conclude il Garante – e la scuola deve essere pronta, accogliente e funzionante dal primo giorno, senza eccezioni”.