Sciopero nazionale dei servizi ambientali il prossimo 17 ottobre. Palermo riunione con segretari provinciali Fit Cisl

Palermo – Lo sciopero nazionale dei servizi ambientali, previsto per il prossimo 17 ottobre , indetto per via del mancato rinnovo del contratto nazionale di settore, è stato al centro di un confronto presso la sede della Fit Cisl Sicilia a Palermo.

Circa 70 i segretari provinciali, aziendali e attivisti della Federazione dei trasporti della Cisl, riuniti alla presenza del segretario generale regionale Dionisio Giordano, unitamente alla segreteria regionale, Concetta Arduino, Davide Traina e Vincenzo Traina e del Coordinatore Nazionale della Fit Cisl Angelo Curcio. “Lo stato attuale della trattativa per il rinnovo del CCNL dei servizi ambientali è inaccettabile e ha indotto alla proclamazione dello sciopero per il prossimo 17 ottobre, che avrà un effetto dirompente sui 391 comuni dell’isola”, dichiarano dalla Fit Cisl.

“Il CCNL è scaduto da quasi 1 anno, inconcepibile immaginare un rinnovo contrattuale improntato a logiche di mero contenimento dei costi, irresponsabile mostrare un atteggiamento rigido su temi importanti quali il rafforzamento delle tutele su salute e sicurezza, il nuovo sistema di classificazione del personale ed il riconoscimento di un adeguamento economico che tenga conto del reale costo della vita”. E aggiungono, “se tenere le città e i territori puliti, tutelare l’ambiente è un dovere di ogni cittadino e lo è ancor di più per chi quotidianamente è chiamato a svolgere questo compito, in Sicilia quasi 11 mila addetti, riteniamo sia altrettanto doveroso che gli operatori ecologici avvertano la vicinanza della politica a tutti i livelli”.

“Rivolgiamo un appello all’Anci Sicilia, di intervenire presso le associazioni datoriali sull’attuale situazione di stallo della trattativa che ha indotto le segreterie nazionali a proclamare lo sciopero, cosi come i sindaci e le forze politiche regionali e comunali affinché escano dal silenzio. Se poi il 17 ottobre si verificheranno criticità nei servizi di raccolta dei singoli comuni dell’isola, non si ribaltino le responsabilità ai lavoratori”.