SANITÀ PUBBLICA AL COLLASSO, 115 PRONTO SOCCORSO CHIUSI DAL 2012 A OGGI E PERSONALE SEMPRE PIÙ SOLO

«Il rendiconto 2024 della Corte dei Conti fotografa una sanità in frantumi, nessuno osi nascondere la verità dei fatti: livelli essenziali di assistenza non garantiti al Sud, personale in fuga, Regioni un tempo virtuose oggi piegate da costi e inefficienze. La sanità italiana è in crisi sistemica e chi lavora negli ospedali è lasciato solo», dichiara Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up.

Il sindacato torna a denunciare una situazione ormai strutturale. «Dal 2012 sono stati chiusi 115 Pronto Soccorso: lo certificano i dati dell’Università Cattolica. In alcune Regioni si chiude, in altre si resiste a caro prezzo. In Campania la pressione è insostenibile: liste d’attesa infinite, violenze sui professionisti, burnout», prosegue De Palma.

Solo 13 Regioni superano la sufficienza nei LEA, mentre Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia e Basilicata mostrano gravi criticità. «Dietro queste disuguaglianze ci sono infermieri stremati, sotto organico, senza strumenti», accusa il presidente del Nursing Up.

Il documento contabile evidenzia inoltre una gravissima carenza di personale, soprattutto tra gli infermieri. «Contratti rinnovati e indennità non bastano più a trattenere chi abbandona questa professione. Senza un piano di assunzioni, salta la riforma territoriale del PNRR», avverte De Palma.

Il caso Liguria è emblematico: solo nel 2024 ha perso 211 infermieri, con la mobilità passiva cresciuta del 7% e costi per 74 milioni di euro. «Una Regione che era modello, oggi è simbolo del collasso», conclude.