
CATANIA – Due Centri odontoiatrici privati hanno interrotto le attività da un giorno all’altro, lasciando centinaia di pazienti senza risposte, senza trattamenti già programmati e, soprattutto, senza possibilità di recuperare i consistenti acconti già versati. Un vero e proprio smacco non solo economico, ma anche sanitario, che ha generato rabbia, preoccupazione e un senso di abbandono diffuso tra i cittadini coinvolti.
Oltre al danno economico, si corre un rischio reale per la salute di questi pazienti, specialmente per coloro che necessitavano di trattamenti urgenti o erano già in fase di cura. A seguito delle numerose denunce e segnalazioni, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania ha deciso di intervenire in maniera determinata, annunciando la sua costituzione come parte civile nel procedimento giudiziario in corso. «È nostro dovere tutelare non solo l’immagine della professione, ma soprattutto i cittadini che si sono affidati con fiducia a questa struttura – ha dichiarato il presidente dell’Albo degli Odontoiatri di Catania Gian Paolo Marcone, fresco di elezione all’assemblea nazionale di ENPAM – L’abbandono terapeutico rappresenta una violazione gravissima del codice deontologico e un rischio per la salute pubblica».
L’Ordine ha inoltre avviato un’indagine interna per verificare eventuali responsabilità individuali da parte dei professionisti che operavano nella struttura. Intanto i pazienti coinvolti si stanno organizzando in un Comitato, con l’assistenza di associazioni di consumatori e avvocati, per chiedere il risarcimento dei danni e far valere i propri diritti.
«Questa problematica riaccende i riflettori sulla necessità di una maggiore regolamentazione e vigilanza sulle strutture odontoiatriche private e sui contratti proposti ai pazienti, affinché situazioni del genere non possano più ripetersi», ha concluso Marcone. «La nostra priorità è garantire la qualità e la sicurezza delle cure odontoiatriche offerte ai cittadini. La costituzione di parte civile in questo procedimento sottolinea il nostro impegno a tutelare la professione e a difendere i diritti dei pazienti».