Salute: a Catania specialisti da tutta Italia a confronto sui trattamenti delle patologie dell’arto superiore

ACI BONACCORSI (CT) – Le patologie del distretto mano-polso rappresentano una delle principali cause di disabilità funzionale dell’arto superiore, con un impatto crescente sulla qualità della vita e sui costi socio-sanitari. Secondo recenti studi epidemiologici, disturbi come rizoartrosi, tendinopatie e le sindromi canalicolari interessano fino al 20% della popolazione sopra i 50 anni, con un’incidenza in aumento anche tra soggetti in età lavorativa.

Per approfondire l’inquadramento diagnostico e le strategie terapeutiche conservative e chirurgiche, considerata la crescente incidenza e la complessità anatomico-funzionale del distretto, si è svolto stamattina – sabato 20 settembre – il corso teorico organizzato da B2Pharma dal titolo “Strategie conservative e chirurgiche a confronto – Le patologie più comuni del distretto mano-polso”.

L’evento, tenutosi presso la sede di B2Pharma, ha rappresentato un’importante occasione di aggiornamento multidisciplinare in Sicilia, e ha accolto specialisti da tutta Italia: fisiatri, ortopedici, chirurghi della mano, reumatologi, fisioterapisti e terapisti occupazionali.

La giornata si è aperta con i saluti istituzionali di Roberto Bottino, amministratore di B2Pharma e di Michele Vecchio, professore ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Catania, che hanno sottolineato l’importanza della formazione continua nel trattamento delle complesse patologie del distretto mano-polso. «Per noi è stata un’occasione importante – ha affermato Roberto Bottino – abbiamo aperto le porte ad una platea multidisciplinare composta da medici provenienti dai migliori ospedali d’Italia condividendo uno spazio di divulgazione per gli specialisti».

Il Comitato scientifico, composto da esperti di rilievo come Massimo Abate, Valerio Amico e Valeria Coco, ha guidato i partecipanti attraverso tre sessioni tematiche dedicate rispettivamente a rizoartrosi, tendinopatie e tenosinoviti, e le sindromi canalicolari. Ciascuna sessione, con lettura introduttiva su anatomia e diagnostica, ha vissuto momenti di confronto tra approcci conservativi e chirurgici e presentazione di casi clinici reali, con un vivace dibattito tra i partecipanti. «La rizoartrosi è una forma di artrosi che colpisce l’articolazione alla base del pollice, molto comune nelle donne dopo i 50 anni. Si manifesta con dolore, ridotta mobilità e difficoltà nelle attività quotidiane, come afferrare oggetti o scrivere. La riabilitazione riveste un ruolo fondamentale nel trattamento: ha l’obiettivo di ridurre il dolore, preservare la funzionalità articolare e rafforzare la muscolatura della mano – ha affermato Valeria Coco, fisiatra – Un percorso efficace integra educazione del paziente, uso di tutori personalizzati, fisioterapia mirata, esercizi terapeutici, terapia occupazionale e supporto farmacologico. Questo approccio multidisciplinare consente di migliorare significativamente la qualità di vita, rallentare la progressione della patologia e, in molti casi, evitare l’intervento chirurgico».

Nella prima sessione, riguardante la rizoartrosi, sono intervenuti i relatori Giovanni D’Avola, Valeria Coco, Massimo Abate, Norman Della Rosa. Poi è seguito il panel riguardante le tendinopatie e le tenosinoviti, con gli interventi di Nicolò Vitale, Riccardo Prezioso, Pierfrancesco Pugliese, Federico Salvò.

L’ultima sessione ha riguardato le patologie canalicolari, con i relatori Francesco Rodolico e Martina Patrone. Ogni sessione si è conclusa con la discussione di un caso clinico, stimolando uno scambio costruttivo tra i partecipanti. «Le patologie della mano, come il tunnel carpale, le tenosinoviti e le artrosi digitali, sono molto frequenti e spesso complesse da trattare – ha dichiarato Valerio Amico, fisiatra – Per questo è fondamentale un approccio multidisciplinare che integri chirurgia, riabilitazione ed ecografia muscoloscheletrica. Quest’ultima, in particolare, consente una valutazione dinamica e precisa delle strutture coinvolte e guida in modo sicuro procedure mini-invasive. La collaborazione tra chirurgo, fisiatra, fisioterapista ed ecografista permette di offrire percorsi terapeutici personalizzati, riducendo i tempi di recupero e migliorando gli esiti funzionali. Solo con un lavoro di squadra si può affrontare efficacemente la complessità di queste patologie».

La giornata si è conclusa con il corso pratico a numero chiuso “Ecografia e infiltrazioni del distretto polso mano”, durante il quale i professionisti hanno potuto approfondire tecniche ecoguidate per il trattamento delle principali patologie affrontate nella sessione teorica, con il supporto di tutor qualificati: Valerio Amico, Riccardo Prezioso, Domenico Romeo e Nicolò Vitale.

L’evento ha riscosso feedback estremamente positivi, sia per l’elevato livello scientifico dei contenuti che per l’efficacia del formato interattivo e pratico. B2Pharma conferma così il proprio impegno nel promuovere iniziative di formazione avanzata rivolte agli operatori sanitari, contribuendo allo sviluppo di competenze sempre più specialistiche nel panorama della medicina riabilitativa e chirurgica. «La mano è il ponte tra il pensiero e il mondo: con essa l’idea prende forma, il gesto diventa linguaggio – ha affermato Massimo Abate, chirurgo della mano – Disturbi come la sindrome del tunnel carpale e la rizoartrosi colpiscono soprattutto le donne tra i 40 e i 70 anni, compromettendo autonomia, funzionalità e capacità lavorativa. La mano è uno strumento essenziale di espressione e relazione: da qui nasce la necessità di un approccio multidisciplinare, che integri strategie mediche, riabilitative e chirurgiche, per rispondere in modo efficace ai bisogni di una popolazione sempre più longeva ma attiva».