
Con l’ordinanza n. 21321/ 2025 la Corte di Cassazione (1), dopo un lungo iter giudiziario, ha condannato un Comune a risarcire il guidatore che aveva danneggiato la propria autovettura a causa del ristagno dell’acqua sul manto stradale, perdendo il controllo della propria autovettura.
La grande quantità d’acqua presente generava il cd. Aquaplaning che, in questo caso, determinava la collisione dell’autovettura contro il guardrail posto sulla corsia di marcia inversa.
Il Comune, pur non negando la presenza d’acqua, contestava che non vi fossero veri e propri accumuli d’acqua, come attestato dai Carabinieri intervenuti sul luogo del sinistro.
In primo grado, il Tribunale riconosceva l’esistenza di un concorso di colpa ma il Comune si rivolgeva alla Corte d’Appello che, di fatto, accoglieva il ricorso andando a capovolgere completamente la precedente sentenza.
Il guidatore presentava ricorso in Cassazione che lo accoglieva.
I Giudici hanno ritenuto che il guidatore avesse dato piena prova del rapporto causale tra l’incidente e la presenza d’acqua sulla carreggiata.
Si legge nella sentenza che “l’auto è entrata in testacoda mentre marciava sulla propria corsia, verosimilmente all’ingresso, sulla zona di ristagno d’acqua, con le ruote di sinistra. Destabilizzata, é sconfinata sulla corsia opposta ruotando per circa 180 gradi in senso antiorario, in rototraslazione all’indietro, ha parzialmente scarrocciato sulla banchina di sinistra con le due ruote di destra, producendo due tracce sulla stessa prima di collidere con la sua fiancata destra, l’estremità del guardrail”.
Le tracce rinvenute sulla carreggiata avevano dimostrato che la versione dei fatti resa dal conducente era corretta e che, in particolare, se l’acqua non fosse stata ristagnante l’evento dannoso non si sarebbe verificato.
La responsabilità del Comune era connessa al non essere intervenuto né per evitare che l’acqua si accumulasse né tanto meno per evitare che l’acqua ristagnasse.
1 – https://www.aduc.it/generale/files/file/newsletter/2025/luglio/21321%2Bacquaplanning.pdf
Sara Astorino, legale, consulente Aduc