Reggio Calabria: Squadra Mobile arresta un 43enne per maltrattamenti in famiglia

Maltrattamenti in famiglia: Negli ultimi tempi aveva reso la vita impossibile alla moglie ingiuriandola, minacciandola e aggredendola fisicamente con schiaffi, calci e spinte che avevano portato la donna ad allontanarsi dalla casa familiare. Non accettando la separazione S.M. classe 1976, il 30 maggio scorso aveva cercato di introdursi nell’abitazione dove la donna aveva trovato rifugio dapprima danneggiando una zanzariera, per poi infrangere il vetro della finestra con una pistola brandeggiandola all’indirizzo della moglie e minacciandola di morte.

 

La Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni BOMBARDIERI, disponeva immediate indagini coordinate dal Procuratore Aggiunto Gerardo DOMINIJANNI e dal Sostituto Procuratore Nicola DE CARIA, attraverso le quali la Sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della locale Squadra Mobile, riusciva in pochissimo tempo a dimostrare che l’episodio avvenuto il 30 maggio scorso, quando l’uomo aveva minacciato la moglie con la pistola, rappresentava il culmine di abituali condotte di maltrattamenti che la donna aveva subito negli ultimi sei mesi ad opera del marito e che giornalmente continuava a subire in quanto quest’ultimo, al rifiuto di tornare a vivere con lui, la minacciava esplicitamente di morte.

Le risultanze investigative acquisite in brevissimo tempo dagli uomini della Polizia di Stato, attraverso escussioni testimoniali, sofisticate attività tecniche di intercettazione e analisi di impianti di videosorveglianza hanno consentito di ottenere un immediato provvedimento restrittivo di custodia cautelare in carcere a carico di S.M. in forza del quale, dopo le formalità di rito in Questura, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Arghillà a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.