PULIZIA STRAORDINARIA DELLA SPIAGGIA LIBERA DI CATANIA

Contribuire alla salvaguarda dell’ambiente riportando la bellezza nelle città, è uno degli obiettivi di Dusty. Domenica 17 febbraio dalle 11.00 alle 14.00, Dusty sarà al fianco delle associazioni ambientalistiche Catania Climate Save, Catania Health Save, Catania Fish Save, Catania Animal Save ed Anonymus for the Voiceless, per ripulire la spiaggia libera n. 1 del litorale della Plaja.

 

Con il supporto di Dusty che metterà a disposizione guanti e sacchi per raccogliere i vari oggetti spiaggiati in seguito alle mareggiate delle scorse settimane, gli attivisti delle associazioni ambientalistiche si sono prefissati il raggiungimento di un obiettivo ambizioso: ripulire un “pezzetto” della nostra Madre Terra, per restituirle bellezza e dignità. A Catania lo spettro di bonifica riguarderà appunto, la spiaggia libera n. 1.

A fine mattinata, i rifiuti raccolti saranno prelevati dagli operatori Dusty.

Un’iniziativa aperta a tutti, che potrà essere un’ulteriore occasione per capire l’importante relazione che passa tra rispetto dell’ambiente – benessere dell’uomo – salute della Terra.

 

La pulizia straordinaria che sarà effettuata domenica 17 febbraio, non è solo una manifestazione di sensibilizzazione, oltre che un’impronta “pratica” del sistema “rifiuti”, è anche un’azione collegata al problema della privatizzazione dell’Amazzonia delle quali le associazioni ambientalistiche Catania Climate Save, Catania Health Save, Catania Fish Save, Catania Animal Save ed Anonymus for the Voiceless, sono porta bandiera da quando lo scorso 14 febbraio, l’associazione mondiale Climate Save Movement (cui Catania Climate Save fa capo), ha consegnato agli ambasciatori brasiliani, un biglietto di San Valentino chiedendo al presidente del Brasile Jair Bolsonaro di essere il “San Valentino della foresta amazzonica” e di “mostrare amore per Madre Terra nel giorno di San Valentino”.

Un invito scaturito in seguito alle proteste che si sono attuate a inizio gennaio, davanti alle Ambasciate e ai Consolati di 35 città del mondo, contro le politiche di deforestazione del presidente Bolsonaro, che cercano di distruggere la foresta pluviale amazzonica.