
I poliziotti della Digos di Torino, insieme al Nucleo investigativo centrale e regionale della Polizia penitenziaria, con il coordinamento della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, hanno applicato la misura cautelare della custodia in carcere a un cittadino tunisino per partecipazione all’organizzazione terroristica jihadista.
Dalle indagini è emerso che l’uomo durante il suo periodo di detenzione, in più occasioni, facendo leva sulla mancanza di rispetto della religione islamica da parte degli occidentali e sull’esaltazione degli attentati eseguiti dallo Stato islamico sul territorio europeo ha tentato di convincere le persone che di volta in volta condividevano con lui la cella, ad abbracciare la via della Jihad.
Gli investigatori hanno dimostrato come l’uomo, che in Tunisia aveva partecipato all’organizzazione terroristica Ansar al-Sharia, progettava di impugnare le armi per onorare l’Islam, ritenendo la Sharia l’unica legge da applicare, mediante il martirio, tanto da essere pronto a un attentato una volta uscito dal carcere e morire in nome dell’Islam, alzando la bandiera dell’Islam.