
Gli stanziamenti per il Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) non sono sufficienti a coprire le spese sostenute dai Comuni per l’accoglienza dei minori migranti che arrivano soli in Italia: è questo l’allarme di ANCI che, in una lettera del 12 giugno 2025, ha rappresentato al Governo tale grave problematica, sollecitando un intervento strutturale e risolutivo.
Nel 2023 e nel 2024, infatti, i Comuni italiani si sono confrontati con rimborsi parziali delle spese da loro sostenute, per un ammanco di almeno 190 milioni di euro in questo biennio. Si tratta di fondi che sono già stati erogati dalle Amministrazioni locali per l’accoglienza dei minori e che rischiano di determinare gravi problemi sotto il profilo della loro tenuta finanziaria, nonché della qualità dell’accoglienza nel rispetto dei diritti normativamente sanciti. La circolare recentemente emanata dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno anticipa uno scenario complesso anche per il 2025.
Per questi motivi, 23 Organizzazioni – Agevolando, Ai.Bi. Amici dei Bambini, ARCI, Caritas Italiana, Casa dei diritti sociali, Centro Astalli, CeSPI, CIDAS, CIES, CISMAI, Commissioni Migrantes & Gpic dei Missionari Comboniani, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Coop. CivicoZero, CNCA, Defence for Children, Europasilo, Fondazione Migrantes, Terre des Hommes Italia, Intersos, Oxfam, Save the Children, SOS Villaggi dei Bambini, Tutori in Rete – impegnate nella promozione dei diritti dei minori non accompagnati in linea con la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, compreso quello ad un’accoglienza adeguata e rispettosa dei diritti e delle norme, ricordano oggi come i Comuni siano realtà fondamentali per il buon esito dell’inclusione dei tanti minorenni che arrivano in Italia in fuga da violenze, persecuzioni, violazioni dei diritti umani e povertà. Secondo le Organizzazioni, molti Comuni italiani si adoperano instancabilmente per garantire un’accoglienza adeguata, nonostante i limiti di un assetto ancora emergenziale e poco organico perché non in linea con la L. 47/2017, il quale rende spesso complesso agire in modo pianificato. A fronte di questo impegno, è essenziale che il Governo agisca sostenendo gli enti locali in questo esercizio di responsabilità, come peraltro disposto dal D.Lgs. 142/2015, secondo il quale l’accoglienza dei minori non accompagnati non deve comportare alcuna spesa o onere a carico dei Comuni.
Se ulteriormente prolungato, questo stato di cose, penalizzando i Comuni impegnati nell’accoglienza dei minori non accompagnati, finirà inevitabilmente per ripercuotersi sui diritti di migliaia di adolescenti e bambini/e non accompagnati presenti in Italia, che rischierebbero di non essere adeguatamente seguiti e supportati e, di conseguenza, di sprofondare in situazioni di marginalità, nonostante l’esiguità del loro numero attuale – poco più di 16mila – che invece consentirebbe una programmazione organica e un impegno economico del tutto sostenibile per lo Stato.
In previsione della discussione del prossimo Disegno di Legge Bilancio, si esorta il Governo a prevedere adeguati fondi a copertura delle spese del biennio pregresso e del prossimo triennio, nell’ambito di un confronto con ANCI rispetto alle previsioni di spesa e alle necessità dei Comuni.