
Milano – Si è svolta in piazzale Loreto, alla presenza dell’assessora ai Servizi civici e Generali del Comune di Milano, Gaia Romani, la cerimonia di commemorazione dei 15 partigiani prelevati dal carcere di San Vittore e fucilati all’alba del 10 agosto 1944 da un plotone della Legione Muti, per ordine dei nazisti.
“È anche grazie al loro sacrificio che oggi l’Italia è un Paese libero e antifascista – ha dichiarato l’assessora Romani intervenendo alla commemorazione -. Un Paese dove possiamo parlare, votare, scegliere da che parte stare. Una scelta che ciascuno di noi deve compiere ogni giorno. Perché purtroppo il fascismo e la dittatura non rappresentano solo un tragico e lontano capitolo della storia: rigurgiti di fascismo si affacciano ogni qualvolta l’intolleranza prende forma e voce, quando chi è diverso viene additato come colpevole, quando si prova a riscrivere o negare la storia, quando chi fa i nomi, chi riconosce i germi del male, viene messo in silenzio. Essere antifascisti oggi significa interpretare e custodire i valori più profondi e significativi della nostra Costituzione: la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la solidarietà, il ripudio della guerra. E a proposito di guerre l’eccidio dei 15 martiri oggi ci impone un sussulto di coscienza: ci impone di non essere ciechi né sordi, di opporci, di alzare la voce contro questa cultura della barbarie e della morte, che calpesta ogni diritto, che uccide uomini, donne e bambini, addirittura derubricati come danni collaterali. Ogni volta che abdichiamo alle armi del dialogo e della diplomazia – ha concluso Romani – dimostriamo di non aver imparato nulla dalla storia e calpestiamo il valore della memoria”.
La memoria dell’eccidio proseguirà questa sera alle ore 21, sempre in piazzale Loreto, con l’incontro dal titolo ‘Quindici vite per la libertà’, che ospiterà racconti e testimonianze coordinati da Ivano Tajetti dell’Anpi di Milano. In programma l’intervento di Massimo Castoldi, nipote del partigiano Salvatore Principato, e gli intermezzi musicali di iBataquaerch.