PIAZZA FONTANA. ECCO “NON DIMENTICARMI”, L’INSTALLAZIONE DEDICATA ALLE VITTIME DEL TERRORISMO NERO

Milano – “Non Dimenticarmi” è un’installazione permanente realizzata dall’artista Ferruccio Ascari in piazza Fontana (lato via Beccaria) e donata al Comune di Milano lo scorso maggio. Sarà inaugurata il prossimo 12 dicembre, nel 56° anniversario dell’attentato perpetrato dal gruppo terroristico nero Ordine Nuovo alla Banca Nazionale dell’Agricoltura. La bomba posta nel salone centrale uccise 17 persone e ne ferì gravemente 88.

L’opera “Non dimenticarmi” è stata realizzata per ricordare i morti di piazza Fontana e con loro le altre vittime, 136 in tutto, delle stragi di matrice neofascista. Dal 1969 al 1980 colpirono più volte nel nostro Paese con l’obiettivo di destabilizzare l’ordine democratico: 1969, Milano, piazza Fontana; 1970, Treno Freccia del Sud; 1972, Peteano; 1973, Questura di Milano; 1974, Treno Italicus; 1974, Brescia, piazza della Loggia; 1976, Brescia piazzale Arnaldo; 1980, Stazione di Bologna.
Alle 136 vittime di queste stragi si aggiunge Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico che nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 morì precipitando da una finestra del quarto piano della Questura di Milano.

L’installazione è stata concepita dal suo autore, l’artista Ferruccio Ascari, “come un dispositivo per attivare la memoria collettiva”, per stimolare un dialogo tra passato e presente affinché mai più si ripeta ciò che accadde allora: un’indiscriminata violenza ai danni di persone innocenti con il solo scopo di generare terrore e legittimare interventi autoritari.
Il critico d’arte Giorgio Verzotti raccontando il progetto in un suo scritto afferma: “Non Dimenticarmi è un’opera pubblica, pensata per uno spazio pubblico e creata perché non si perda la memoria non di grandi personalità, di eroi appunto, ma di quelle semplici e anonime persone, strappate alla vita a causa di un atto terroristico, una violenza cieca e vile che ha visto operare in combutta forze neofasciste e apparati deviati dello Stato italiano. È un monumento, se vogliamo, nell’accezione più moderna del termine: non una costruzione celebrativa, non un omaggio a un’idea astratta, ma l’invito a pensare a quel che è accaduto pochi decenni fa nel nostro Paese”.

“Non Dimenticarmi” è costituita da 137 steli di ferro interconnessi da una fitta trama di linee sghembe. Ogni stelo rimanda ad una vittima, ad ogni stelo, in cima ricurvo, è sospesa una campana a vento. Sollecitate dal vento le campane risuonano, diventano voci, le voci delle vittime. Presenze che invitano chi passa a ricordare, a non dimenticare affinché ciò che accadde allora non si ripeta.
La ruggine che ricopre il ferro di cui l’opera è fatta è una scelta consapevole: intende evocare la devastazione di quegli attentati dinamitardi. “Avrei potuto mitigarne la brutalità verniciando il ferro – ha dichiarato il suo autore – ma ho scelto di non farlo. Fintanto che non verrà il giorno in cui sarà, con chiarezza, riconosciuta la responsabilità degli ‘apparati deviati’ dello Stato in quelle stragi, quella ruggine non sarà rimossa dal ferro di cui è fatta quest’opera e la nostra memoria”.

La presenza di quest’opera nel cuore di Milano è per cittadini e passanti, e soprattutto per le giovani generazioni, un’occasione di riflessione su un doloroso passato di terrore e sul valore della memoria per costruire un futuro libero da paura e improntato al libero confronto.
La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie all’iniziativa del “Comitato Non Dimenticarmi” costituitosi nel 2019 con la finalità di donare al Comune di Milano un’opera, voluta dalla società civile, che fosse un monito e un’occasione di riflessione rivolti a tutto il Paese.