Pesaro, ipotesi di guasto al distributore GNL: un segnale di allerta. Il Comitato PESARO: NO GNL manifesta preoccupazione e chiede approfondimenti

Il Comitato PESARO: NO GNL segnala con preoccupazione un’anomalia riscontrata presso il distributore GNL Tamoil di via Pertini (Interquartieri Sud), a seguito di un’emissione di gas visibile avvenuta nei giorni scorsi. Gli attivisti, allertati dalla fuoriuscita, hanno contattato i Vigili del Fuoco, ai quali l’azienda ha riferito che si trattava di un intervento di manutenzione programmata e che il gas era azoto, utilizzato nel sistema di raffreddamento.
Nonostante questa spiegazione, alcuni tecnici interpellati informalmente dal Comitato ipotizzano – basandosi esclusivamente su osservazioni esterne – che il serbatoio potrebbe aver subito una rottura strutturale con perdita dall’intercapedine di decompressione, quindi di un danno riguardante una componente cruciale per garantire l’isolamento e la sicurezza dei serbatoi criogenici. Secondo tali ipotesi, la perdita nella zona interstiziale tra le pareti del serbatoio potrebbe generare un innalzamento delle pressioni interne, richiedendo la chiusura della stazione e ulteriori manutenzioni anche sulle strutture in cemento armato.
Se tale ipotesi tecnica trovasse conferma, si tratterebbe di un malfunzionamento da non sottovalutare: in altri casi simili, guasti strutturali hanno preceduto eventi gravi come incendi, rilasci di gas o esplosioni.
Il distributore resterà chiuso fino al 7 luglio, secondo le comunicazioni disponibili. Il Comitato sottolinea l’importanza della trasparenza e dell’informazione pubblica su tali episodi, poiché anche impianti minori come un semplice distributore GNL possono rappresentare un rischio non trascurabile.
“Non possiamo affermare con certezza cosa sia accaduto,” dichiarano i portavoce Roberto Malini e Lisetta Sperindei, “ma episodi come questo rafforzano la nostra richiesta di cautela e di maggiore vigilanza verso tecnologie che, per loro natura, comportano rischi. Se un guasto simile avvenisse in un impianto di liquefazione e stoccaggio massivo come quello proposto da FOX Petroli alla Tombaccia, il potenziale impatto su abitazioni e ambiente urbano sarebbe molto più significativo”.
Il Comitato ringrazia i Vigili del Fuoco per la prontezza e la professionalità dimostrate anche in questo caso, e rinnova l’appello alle autorità, ai tecnici e alle istituzioni affinché si adottino criteri di massima precauzione, soprattutto in una zona già provata da decenni di attività industriali ad alto impatto.
A rafforzare le preoccupazioni è anche la notizia di un principio d’incendio che ha coinvolto, la notte del 16 giugno, un autocarro alimentato a GNL sull’autostrada A14, all’altezza di Montemarciano. L’intervento dei Vigili del Fuoco, durato diverse ore, ha richiesto il travaso del carburante e la chiusura del tratto autostradale per motivi di sicurezza. Fortunatamente non si sono registrati feriti.
“È proprio la somma di episodi come questi – aggiungono Malini e Sperindei – a suggerire che i rischi teorici associati al GNL non siano remoti o improbabili. Invitiamo le istituzioni a considerare con grande attenzione l’impatto di un impianto di liquefazione e distribuzione GNL in un’area densamente abitata e fragile dal punto di vista ambientale. Impianto che, fortunatamente, non ha ottenuto il benestare dei Vigili del Fuoco, necessario per la realizzazione del progetto, che di fatto è stato bloccato”.
Il Comitato ribadisce la necessità di fermare il progetto FOX, chiedendo che si valuti seriamente il costo umano, ambientale e urbano dell’iniziativa e rinnova il proprio impegno a informare i cittadini, vigilare sui procedimenti e collaborare con tutte le realtà che promuovono un futuro più sicuro e sostenibile per Pesaro.