Pesaro dice NO al GNL: autorizzazione bloccata, si apre un nuovo capitolo

Pesaro – Si è compiuto un passo cruciale nella battaglia contro il progetto di impianto di liquefazione del metano nell’area della Fox, alla Torraccia. Il piano di sicurezza presentato dai proponenti non ha convinto i Vigili del Fuoco, che ne hanno ufficialmente bloccato l’autorizzazione. Un atto importante che getta nuova luce sull’intero iter amministrativo e sulla necessità di un riesame profondo dell’impatto ambientale, sanitario e sociale dell’opera.

Un passo fondamentale è stato compiuto,” dichiarano Roberto Malini e Lisetta Sperindei, portavoce del Comitato PESARO: NO GNL, “ma vi è ancora un tratto di strada decisivo da percorrere. Partendo da gennaio 2025, abbiamo inviato appelli dettagliati e argomentati, basati su solidi rilievi tecnici, giuridici, sanitari e logistici non solo ai Vigili del Fuoco – che ringraziamo per la professionalità e il coraggio istituzionale – ma anche all’ARPAM, all’AST, nonché a tutti gli enti coinvolti nella Valutazione di Impatto Ambientale positiva emessa dal Ministero dell’Ambiente”.

Il fronte di opposizione ha ricevuto risposte anche ad alti livelli istituzionali: “Ringraziamo la Prefetta di Pesaro e Urbino, dott.ssa Emanuela Saveria Greco, la Procura della Repubblica, che ha accolto il nostro esposto, il Parlamento e la Commissione Europea, i quali – a seguito della nostra petizione e delle denunce formalizzate – hanno avviato indagini approfondite sul progetto”.

A rendere ancora più significativo questo risultato, è stato il sostegno costante e trasversale della cittadinanza: centinaia di attivisti e associazioni, manifestazioni di piazza, appelli condivisi, e anche prese di posizione politiche coraggiose che, talvolta, hanno rotto il silenzio imposto dalle logiche di partito.

Domani mattina, lunedì 9 giugno, il Comitato sarà presente presso la sede dell’ARPAM, dove avrà luogo un incontro ufficiale con i responsabili e i tecnici dell’Agenzia Regionale e dell’AST (Azienda Sanitaria Territoriale).

Abbiamo chiesto una presa di posizione netta da parte di queste autorità sanitarie e ambientali,” prosegue la nota del Comitato, “e l’avvio immediato di indagini sul sito, al fine di verificarne lo stato effettivo sotto il profilo dell’inquinamento e della pericolosità. Chiediamo che l’area venga messa in sicurezza, chiusa e bonificata, per poi essere finalmente restituita alla città di Pesaro.”

Se la revoca dell’autorizzazione rappresenta un primo esito tangibile dell’azione collettiva, la strada verso l’annullamento definitivo del progetto GNL e la riconversione dell’area resta ancora da percorrere.

Il Comitato PESARO: NO GNL ribadisce il proprio impegno: “Restiamo uniti e determinati. Le istituzioni locali, regionali e nazionali devono ascoltare il grido di una città che rifiuta il ricatto ambientale. La nostra mobilitazione non si arresta”.