PERUGIA: DASPO NEI CONFRONTI DI UN APPARTANENTE A UNA SOCIETA’ SPORTIVA

Perugia – La Polizia di Stato di Perugia ha emesso un provvedimento di DASPO nei confronti di un membro dello staff di una squadra di calcio dilettantistica di questa Provincia, il quale è risultato coinvolto in episodi di violenza alla persona e di danneggiamento nei confronti di un arbitro impegnato nella direzione di una partita di calcio valevole per il campionato F.I.G.C. – Lega Nazionale Dilettanti, per la categoria “Allievi Under 17, disputata lo scorso mese di maggio. 

 

L’uomo, nella fattispecie, presente al di fuori del perimetro di gioco, posizionato fra le tifoserie, a pochi minuti dall’inizio della partita, a seguito di una decisione arbitrale cominciava ad inveire contro l’arbitro, facendolo bersaglio di offese e minacce per tutto il periodo del match; anche dopo il termine dell’incontro, l’uomo continuava con il proprio comportamento aggressivo, anche lanciando sassi in direzione dell’arbitro. A seguito delle relative attività di accertamento svolte dagli uomini della Polizia di Stato e tenuto conto anche dell’inibizione dell’uomo, da parte della giustizia sportiva a svolgere ogni attività sino al giugno 2025, la Divisione Anticrimine della Questura di Perugia predisponeva il provvedimento a firma del Questore della provincia di Perugia, dr. Giuseppe Bellassai, che ha emesso a carico dell’uomo un DASPO, col quale ne vieta, per la durata di un anno l’accesso su tutto il Territorio nazionale ai luoghi in cui si svolgono tutte le manifestazioni sportive di calcio di Coppa Italia, coppe internazionali, campionato e amichevoli alle squali partecipino squadre di calcio militanti in campionati nazionali professionistici e dilettantistici regolarmente iscritte alla FIGC, nonché a tutte le competizioni ufficiali ed amichevoli delle rappresentative nazionali. All’uomo, altresì, da due ore prima e sino a due ore dopo la conclusione delle manifestazioni sportive, viene vietato l’accesso ad un’area compresa in 200 metri di distanza dal luogo delle manifestazioni in essere. L’uomo, in caso di violazione di quanto contenuto nel divieto è prevista la reclusione da 1 a 3 anni ed una una multa da 10.000,00 a 40.000 €.