
I COCKTAIL VENIVANO PASSATI ALL’ESTERNO ATTRAVERSO LE GRATE DI UNA FINESTRA ED IL PAGAMENTO AVVENIVA MEDIANTE SISTEMA ELETTRONICO CON QR – CODE. LA DIVISIONE POLIZIA AMMINISTRATIVA DELLA QUESTURA DI PADOVA SANZIONA 24ENNE LIGURE CON 8.000 EURO DI MULTA PER LA MANCANZA DI AUTORIZZAZIONE ALLA VENDITA E REGISTRAZIONE SANITARIA…
Nell’ambito dei dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio effettuati dalle pattuglie della Polizia di Stato di Padova, nella serata di mercoledì 4 giugno, nel corso di uno specifico servizio disposto in occasione delle serate della movida al Portello dal Questore della provincia Marco Odorisio, personale della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura ha sanzionato uno studente italiano sorpreso a vendere alcolici in casa.
Nello specifico, gli agenti della Squadra Amministrativa della PAS effettuavano un controllo amministrativo nei pressi del civico 79 di via Del Portello, per verificare la segnalazione prevenuta in Questura dai residenti della zona, che riferiva dell’apertura abusiva di un punto di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche da parte di alcuni giovani domiciliati nel predetto indirizzo.
Nella circostanza, i poliziotti in borghese, osservavano a distanza, riprendendo l’attività posta in essere da alcuni ragazzi che distribuivano in bicchieri di plastica vino e gin passandoli agli acquirenti attraverso le grate della finestra dell’abitazione sita al piano terra del civico 79, potendo così accertare che, effettivamente, vi erano diversi giovani ai quali, una volta avvicinatisi, veniva consegnato un bicchiere con all’interno una bevanda.
Venivano così seguiti, identificati e sentiti alcuni dei clienti, che riferivano di aver acquistato la bevanda alcolica a base di gin dai ragazzi residenti nella casa segnalata, corrispondendo la somma di 3€ a bicchiere.
Il pagamento avveniva senza scambio di denaro contante, ma tramite un sistema elettronico utilizzando un QR-CODE collegato ad un account PayPal.
Intorno alle ore 23.30, i poliziotti della Squadra Amministrativa unitamente ad altro equipaggio della Questura e con la collaborazione della Polizia Locale effettuavano l’accesso ed il sopralluogo del punto di somministrazione identificando gli affittuari.
Sull’imposta della finestra era esposto un cartello con scritto “Gin e vino – Corner 79”, nonché un adesivo ritraente il codice QR con il quale era possibile effettuare il pagamento sulla piattaforma PayPal.
All’interno della stanza, di fatto destinata a cucina, vi era un tavolo con decine di bottiglie di alcolici, tra i quali gin, vino e spritz, nonché altre bevande necessarie per miscelare cocktail, quali acqua tonica e lemon soda.
Venivano identificati 5 giovani di età compresa tra i 20 e i 25 anni, tutti studenti universitari residenti in altre regioni del territorio nazionale, i quali ammettevano di aver venduto bevande alcoliche ma a soli amici universitari per 3 mercoledì di seguito.
Considerata la gravità dei fatti e la pericolosità delle condotte manifestate, in relazione ad un contesto che prevede un’altissima concentrazione di giovani, al 24enne ligure sorpreso nell’atto di vendere gli alcolici, veniva notificata una sanzione di 5000 euro per la somministrazione e vendita di bevande alcoliche in difetto di autorizzazione e un’altra sanzione di 3000 euro per la mancata registrazione sanitaria.