
DOPO COVID E CARO-BOLLETTE RINCARI NON SONO RIENTRATI E PESANO ANCORA SU FAMIGLIE…
I cittadini italiani si confermano i più penalizzati d’Europa sul fronte del caro-prezzi e dell’inflazione. Lo afferma il Codacons, commentando i dati pubblicati oggi dall’Ocse.
All’inizio del 2025 i salari reali nel nostro Pese risultano ancora inferiori del 7,5% rispetto all’inizio del 2021, segnando il calo più forte tra tutte le principali economie dell’Ocse – spiega il Codacons – Alla base di tale situazione l’impennata dei prezzi al dettaglio che si è registrata in Italia negli ultimi anni prima a causa del Covid, poi a causa del caro-bollette, e che ha portato ad una forte crescita dell’inflazione.
Si tratta di aumenti di prezzi e tariffe che, una volta scattati, non sono più rientrati, nonostante non esistano più le condizioni alla base dei rincari – prosegue il Codacons – La conseguenza di tale situazione è una forte perdita del potere d’acquisto delle famiglie, con i salari che crescono meno dell’inflazione.
Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: i consumi non crescono, e gli italiani continuano a spendere di più per acquistare sempre meno, come attestano i dati Istat – conclude il Codacons.