Negato l’accesso ai referti ARPAM sul sito Fox Petroli. Il Comitato PESARO: NO GNL chiede trasparenza e rispetto dei diritti ambientali

Il Comitato PESARO: NO GNL, rappresentato da Roberto Malini e Lisetta Sperindei, informa che il Comune di Pesaro sta temporeggiando per quanto riguarda l’accesso ai referti delle analisi ambientali più recenti eseguite da ARPAM sul sito industriale della Fox Petroli S.p.A., a seguito della richiesta presentata per il tramite dell’avvocata Pia Perricci.

Le analisi, effettuate nel 2025, risultano detenute sia dal Comune di Pesaro sia dall’ARPAM, ma non sono mai state rese pubbliche.

La richiesta di accesso nasce da un duplice motivo: da un lato, la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, dall’altro la necessità difensiva dei due attivisti, attualmente citati in giudizio da Fox Petroli per due milioni di euro in una causa che presenta caratteristiche tipiche di una SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation), ossia una causa temeraria volta a scoraggiare la partecipazione pubblica e l’attivismo civico.

Con una nota datata 28 ottobre 2025 (prot. n. 138384), il Comune ha comunicato di aver consultato la società Fox Petroli in qualità di “controinteressata” e di voler ricevere “una precisazione in merito al nesso di necessaria strumentalità tra l’accesso e la difesa in giudizio”, richiamando l’art. 24, comma 7, della Legge 241/1990.

Nella sua risposta, l’avvocato Pia Perricci ha chiarito che la richiesta di accesso:

si fonda su diritti costituzionali — tutela della salute (art. 32), dell’ambiente e della sicurezza collettiva (artt. 9 e 41 Cost.);

è giustificata anche in base alla normativa sull’accesso ambientale generalizzato, come previsto dalla Convenzione di Aarhus (L. 108/2001), dalla Direttiva 2003/4/CE e dal D.Lgs. 195/2005, che garantiscono a chiunque il diritto di conoscere lo stato dell’ambiente, senza dover dimostrare un interesse diretto;

è inoltre strettamente necessaria alla difesa in giudizio, data la pendenza di un procedimento civile di eccezionale rilevanza economica e pubblica;

infine, ricorda che il Sindaco e l’Ufficio Ambiente del Comune hanno il dovere di agire in nome dell’interesse collettivo, garantendo trasparenza e tutela dei cittadini.

Il Comitato sottolinea che, nonostante numerosi appelli, esposti e segnalazioni formali, le istituzioni non hanno finora reso pubblici i risultati delle analisi né avviato nuove verifiche con carotaggi e campionamenti approfonditi, come promesso dalla stessa ARPAM nel 2024 dopo un incontro con i rappresentanti del Comitato.

Nel frattempo, dal sito della Fox Petroli si registra la movimentazione di liquami industriali su autocisterne dirette verso destinazioni non note, un fatto che desta preoccupazione e richiede la vigilanza degli enti competenti.

“Non si tratta solo del nostro diritto di difesa,” afferma Roberto Malini, “ma del diritto di tutti i cittadini di sapere se il territorio in cui vivono è sicuro. Nascondere dati ambientali significa minare la fiducia nella democrazia e nella scienza.”

L’avvocato Perricci valuterà ora le iniziative amministrative e giudiziarie più opportune per ottenere i referti, richiamando anche la normativa europea e il principio di precauzione sancito dall’art. 191 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

Il Comitato ricorda inoltre che la vicenda del sito Fox Petroli — già oggetto del diniego del Nulla Osta di Fattibilità (NOF) da parte del Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco e della decadenza della VIA confermata dal Ministero dell’Ambiente — richiede chiarezza, vigilanza e trasparenza, non silenzio e riservatezza.

“Rinnoviamo l’appello,” conclude il Comitato, “a Comune, Regione e ARPAM: rendano pubblici i referti e rispettino il diritto alla conoscenza ambientale. Il futuro della nostra città e della salute collettiva passa dalla verità dei dati”.