Imbandire le tavole per i tradizionali pranzi e cenoni di Natale sarà quest’anno più costoso, con alcuni prodotti che registrano sensibili incrementi di prezzo rispetto allo scorso anno. Lo afferma il Codacons, che stima per le feste di Natale una spesa alimentare complessiva da 3,1 miliardi di euro.
Alcuni prodotti immancabili sulle tavole degli italiani durante le festività registrano incrementi anche a due cifre – analizza l’associazione sulla base degli ultimi dati Istat – A esempio i listini di cacao e cioccolato in polvere salgono del +20,7% rispetto allo scorso anno, quelli del caffè del +18,4%, mentre il cioccolato rincara del +9,1%.
Ma a costare sensibilmente di più è anche la carne, con quella bovina che aumenta del +8,4%, quella di vitello del +7,8%, il pollo del +5,5%, i preparati con carne macinata del +7,3%, le uova salgono del +7,7%, i formaggi stagionati del +7,4% – denuncia il Codacons – La lista dei rincari prosegue con la frutta secca e le noci che aumentano del +5,7%, latticini +5,6%, mentre per il pesce la spesa cresce del +4,4%, +4,1% i molluschi. In controtendenza l’olio d’oliva che, rispetto allo scorso anno, diminuisce del -17,8%, e anche brindare sarà meno costoso, con i prezzi dello spumante che scendono del -3%.
Pur in presenza di forti rincari che caratterizzano alcuni prodotti, gli italiani non rinunceranno ad imbandire le tavole in occasione delle feste, con la spesa alimentare che, per il pranzo e cenone di Natale, raggiungerà quest’anno quota 3,1 miliardi di euro – conclude il Codacons.
