Milano – “Credo sia evidente, guardando ai dati elettorali di questi ultimi anni, la crescita dell’astensionismo e della distanza dei cittadini dalla politica. La propaganda prevale sulla realtà che vivono quotidianamente le persone e questo allontana dalle urne. E il prevalere della propaganda su tutto è la cifra del Governo Meloni”. Lo scrive il senatore Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato, in un articolo pubblicato su HuffPost.
“In queste settimane sono emersi dati preoccupanti sulla situazione sociale ed economica del Paese. – Prosegue Mirabelli – Dopo tre anni di Governo della destra, il costo della vita è aumentato molto più dei salari, sono aumentate le famiglie sotto la soglia di povertà e quasi un terzo dei giovani sono a rischio. Tutto ciò in un Paese che non cresce e in cui, nonostante ci siano ancora gli effetti positivi del PNRR, si moltiplicano le crisi aziendali in settori strategici e, complici i dazi e quindi la riduzione delle esportazioni, la stessa Confindustria denuncia la difficoltà del sistema industriale. L’altro dato evidente è la crescita delle diseguaglianze e, insieme, la crescita delle tasse, senza nessun tipo di proporzionalità e redistribuzione. In questo quadro, il Governo sta varando una Legge di Bilancio che non affronta nessuna delle questioni economiche e sociali che condizionano la vita concreta di tanti italiani. Meloni da una parte racconta un Paese che non c’è, in cui si vive bene, il potere d’acquisto delle famiglie è aumentato e le tasse diminuiscono. Dall’altra, dopo tre anni di Governo, attribuisce la responsabilità di tutti i problemi a chi c’era prima o a complotti inesistenti delle opposizioni. Ma, soprattutto, la strategia è quella di parlare d’altro, di sviare l’attenzione dai problemi reali degli italiani. Tuttavia il complottismo, il vittimismo e il parlar d’altro non sono solo un modo per non perdere consenso ma mirano spesso a delegittimare chiunque abbia una funzione di controllo e di garanzia: si attacca la Corte dei Conti per i rilievi fatti sui costi del Ponte sullo Stretto, si dà la colpa ai magistrati per il fallimento dei centri in Albania e gli sbarchi che continuano, si aggredisce l’Autorità contro la Corruzione ogni volta che richiama alla necessità di regole più stringerti sugli appalti. Ma propaganda e complottismo non riescono a nascondere i fallimenti sui temi fondamentali come la sanità: sono milioni gli italiani che devono smettere di curarsi a causa delle liste d’attesa, non avendo i soldi per rivolgersi al privato”.
“Ma anche sulle questioni che la destra considera identitarie fallisce. – Spiega Mirabelli – Sul tema della sicurezza, ad esempio, che a destra continuano a cavalcare, i dati mostrano che c’è un aumento dei reati dal 2022 a oggi, segno evidente che chi specula sulle paure non è in grado di risolvere i problemi. Le opposizioni stanno proponendo di mettere più forze dell’ordine sul territorio, assumendo nuovi agenti, utilizzando le risorse – quasi un miliardo – sprecate per gli inutili centri in Albania. Ad oggi la maggioranza di Governo non ha proposto niente. Ma anche sulle tasse non si va oltre i condoni e i piccoli interventi che non cambiano il dato di crescita della pressione fiscale e non intervengono per ridurre le diseguaglianze e aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori. Anche qui, la proposta dell’opposizione di tassare un po’ di più chi ha redditi milionari per ridurre le tasse sui redditi più bassi diventa l’occasione per attaccare chi la fa. “Le opposizioni vogliono introdurre la patrimoniale” racconta la destra e questo diventa l’ennesima occasione per parlare d’altro. Insomma, la destra al Governo si preoccupa più di fare propaganda che di affrontare i problemi reali del Paese. Per ricucire il rapporto tra cittadini e politica serve invece parlare del Paese reale e fare proposte concrete, questa è la sfida per chi vuole cambiare”.
