Milazzo. Stalking in condominio: Polizia esegue divieto di dimora

Eseguita dal personale del Commissariato di P.S. di Milazzo la misura cautelare del divieto di dimora emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, a carico di un settantunenne resosi responsabile dei reati di atti persecutori, molestie e disturbo delle persone ai danni di due persone, tutti residenti o impegnati in attività lavorative all’interno del condominio in cui viveva.

 

L’uomo ha preso di mira, in particolare, la titolare di un b&b a cui ha, dapprima, fatto recapitare messaggi e missive dai toni romantici, presto trasformatisi in minacciosi e vessatori. Ha, poi, intensificato telefonate e, in più occasioni, si è appostato nei pressi dell’abitazione e dei luoghi maggiormente frequentati dalla vittima. Ha, infine, sostituito i messaggi “romantici” con escrementi avvolti in fogli di giornale.

Le attenzioni dell’uomo si erano anche indirizzate nei confronti del proprietario dell’immobile, reo ai suoi occhi di aver trasformato la sua vita in un incubo con l’apertura del B&B.

Grazie alle indagini eseguite dai poliziotti del Commissariato di Milazzo, coordinati dal Pubblico Ministero, è stato possibile ricostruire ogni singolo episodio.

Si procedeva, in particolare, ad effettuare delle perizie calligrafiche confrontando le missive ricevute dalla donna, con un’altra lettera che l’indagato aveva inviato al proprietario dell’immobile. Questo esame tecnico ha permesso anche di verificare che lo stesso indagato aveva, in passato, inviato altre missive anonime di natura minatoria nei confronti di altri destinatari, in ragione delle loro attività lavorative, che, quindi, nulla avevano a che vedere con il b&b.

Dall’esame dei tabulati, si riusciva anche a risalire all’indagato, come autore delle telefonate effettuate ai danni della vittima sia di giorno che di notte.

Pertanto, il GIP presso il Tribunale di Barcellona P.G., considerata la gravità dei fatti commessi, la reiterazione delle condotte persecutorie e l’aggressività manifestata, ha ritenuto di applicare immediatamente la misura cautelare del divieto di dimora.