MILANO CHIAMA CAPACI NELL’OMAGGIO AI GIUDICI FALCONE E BORSELLINO

Nel 30° anniversario della strage di Capaci, Milano ricorda le vittime di mafia in un evento che unisce cuore, coraggio e partecipazione. Gli studenti delle scuole che hanno risposto con entusiasmo  all’iniziativa “Capitani Coraggiosi”, divenendo parte di questo momento di Commemorazione collettiva e contribuendo anche con la realizzazione di scatti concettuali sul tema riportate su instagram con l’hashtags #capitanicoraggiosi. 

L’evento promosso dal regista  Lorenzo Muscoso che ha scelto il prestigioso Liceo Artistico Boccioni come punto di incontro tra  due generazioni, quelle che nel 1992  divenne testimone dell’assassinio, e quella attuale che oggi ne celebra il ricordo. L’edizione è dedicata alle  “Donne contro la mafia“, talvolta vittime inconsapevoli di un sistema più grande di loro. Donne divenute adulte e custodi di una triste memoria fatta di dolore, Felicia Impastato, Rita Atria, Rosaria Costa Schifani, Michela Buscemi, Agnese Borsellino, Alice Grassi,  Emanuela Loi, un elenco che potrebbe continuare..ma che oggi si interrompe nel ricordo delle loro martirio.  L’incontro ha avuto inizio con Paolo Cavenaghi, Presidente della Sezione di Milano dei Bersaglieri, raccontando la gloriosa storia del Corpo di Fanteria ponendo un solenne tributo ai Giudici siciliani e il loro grande impegno alla lotta.

Segue l’intervento di Gaetano Pecoraro, inviato del programma Le Iene e Autore del libro La mafia non è qui, che ha intercorso con i giovani un dialogo interessante sul concetto di giustizia e quello di Fabio Agnello, sempre de Le Iene che invece pone l’accento sulla ricerca della verità che il mestiere giornalistico presuppone. Interventi in streaming di  Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, che ha parlato di come la sua città sia culturalmente cambiata, e di come il cittadino è sempre più presente, ricordando altresì Rita Atria e Letizia Battaglia; il  Prof. Giovanni Puglisi, Rettore dell’Università Kore di Enna e Presidente della IULM di Milano, che fa della famiglia e dell’istruzione il punto di rifermento di una società civile, citando altresì nomi come Piersanti Mattarella, Rocco Chinnici, Pio La Torre, Boris GIuliano, Rosario Livatini, tutte persone uccise sotto il loro impegno; l’attrice Maria Grazia Cucinotta che parlato del rapporto tra il bene e il male, e di come la Sicilia è stanca di essere etichetta per Mafia; l’attore Tony Sperandeo, in un intenso monologo che contesta l’impossibilità di avere delle verità sull’uccisione dei due Magistrati; il regista Marco Amenta, che ha parlato del sistema mafioso che determina nella società fratture a più livelli; l’attore Domenico Centamore, che ha parlato di come queste giornate devono esserci utili per una nuova rinascita; Claudio Fava in un discorso articolando che condanna le giornate della  memoria come forme meramente liturgiche, e propone le necessità di ricercare i veri colpevoli di tanti stragi; il presentatore Salvo La Rosa, che fa di Falcone e Borsellino modelli da seguire in ogni  categoria professionale; Nadia Furnari, Presidente dell’Associazione Rita Atria, che la ricorda in un libro verità in uscita, e lamenta di come lo Stato l’abbia lasciata sola; Antonio Nicaso, autore della Series Bad Blood, che parla, invece,  di come spesso la realtà non coincide con  la narrazione televisiva, che talvolta  contribuisce a rafforzare il mito,  e condanna l’ ipocrisia istituzionale;  Stefania Petyx, inviata di Striscia la Notizia, che ricorda Peppino Impastato, e quello che rappresenta per molti giovani e come i suoi ideali hanno contribuito a formare coscienze,  lanciando un importante appello nel ricordare anche gli uomini della scorta.  lo scrittore,  Donald Vergari, che omaggia la bellezza della terra siciliana e racconta del libro Il ragioniere della mafia; Luisa Impastato, nipote dell’attivista, che ricorda il lavoro dell’Associazione nel mantenere viva la sua memoria.

L‘Avv. Franco Villardita, difensore di Eligia Ardita,  barbaramente uccisa dal marito, che ha parlato di omertà e del coraggio di alcune donne di denunciare i soprusi. Infine, Marcello Labella, Primo Dirigente della Polizia Postale, nel raccontare il loro impegno nel diffondere la cultura della legalità nei giovanissimi.

Chiude l’evento, il monologo teatrale tratto da  “La Siciliana Ribelle” scritto e diretto da Lorenzo Muscoso che vede, la già protagonista del film  Veronica D’Agostino, interpretare nuovamente  Rita Atria. L’attrice, rivolge il suo sentimento  alle altre vittime lontane dai media, riceve il premio Donne contro la mafia,  aprendo  un nuovo capitolo di questo importante progetto che sottolinea la passione della Dreamworld Pictures nel diffondere cultura tra la gente.