Messner contro i lupi. Dura critica di LNDC: Paradossale per chi ama la montagna condannarne l’emblema

Bolzano –  Messner, voce autorevole dell’alpinismo mondiale, ha recentemente dichiarato che i lupi sono uno dei tre problemi della montagna, affermando che “vanno abbattuti o sterilizzati” perché “uccidono il bestiame costringendo i contadini a lasciare le malghe” e questo, secondo lui, causerebbe il degrado del paesaggio.

LNDC Animal Protection esprime sconforto di fronte a tale posizione: è paradossale che un uomo che afferma di amare e rispettare la montagna si proponga di estirpare una delle sue specie emblematiche. Il lupo, infatti, non è un nemico ma una componente fondamentale dell’ecosistema montano. Presentarlo come una minaccia principale è completamente sbagliato e fuorviante: numerosi studi e testimonianze dimostrano che il lupo può essere considerato un indicatore di ambiente sano e persino una risorsa culturale, se gestito con politiche adeguate e strumenti di prevenzione.

La convivenza, contrariamente a quanto affermato da Messner, è non solo possibile ma già realtà in molte aree d’Italia. Grazie a recinzioni, cani da guardiania e indennizzi rapidi, allevatori e lupi possono convivere senza drammi né abbandono di pascoli. Non è quindi abbattendo o sterilizzando i predatori che si tutela la montagna, bensì investendo in formazione, dialogo e valorizzazione di modelli virtuosi che mostrano come le attività umane e la fauna selvatica possano coesistere in equilibrio.

La contraddizione nelle parole di Messner sta anche nell’affermare di amare la montagna per i suoi paesaggi incontaminati, ma allo stesso tempo dire che senza l’intervento umano questi paesaggi sarebbero oggetto di degrado. La verità è che la natura sa gestirsi benissimo da sola e le attività umane non dovrebbero sempre avere la precedenza rispetto ad essa. Dire “io non sono contro i lupi” non ha alcun senso, se poi se ne propone l’uccisione. Con la sua visibilità, Messner può influenzare l’opinione pubblica e dovrebbe farlo con maggior senso di responsabilità”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

Per LNDC Animal Protection la montagna non perde valore quando convive con i propri predatori naturali, ma quando si rinuncia a conoscerli e a conviverci in maniera responsabile.