Mercato energia e tlc. Monopoli, oligopoli e antitrust. Arriva Tim. Tutto ok?

Poste spa sono diventate socio di maggioranza di Tim (1). Che punta a diventare multiuility oltre a potenziare il suo servizio di tlc grazie alla ampia presenza sul territorio di Poste (12.800 uffici). Insomma, si chiamano Poste e Tim, ma agiscono come un unico soggetto. Dal prossimo 29 settembre nei 750 negozi Tim (38 milioni di clienti) sono disponibili le offerte gas e luce di Poste per un mercato di 30 milioni di utenti (2).

Antitrust, quando ha dato il suo ok al potenziamento di Poste in Tim, ha sicuramente valutato la formazione di questi intrecci fra i due business. E avrà valutato che essendo Poste di proprietà dello Stato, quest’ultimo avrebbe di conseguenza controllato anche Tim. E che lo Stato, che una volta era monopolista per i servizi tlc ed energetici, con il via libero ad un oligopolio come sta diventando oggi quello di Poste/Tim sarebbe tornato in posizione dominante pur se non assoluta. Di fatto compromettendo tutte le piccole e medie imprese che in questi anni, grazie alla liberalizzazione, si erano inserite nei mercati tlc ed energia, a vantaggio di qualità ed economicità delle offerte ai consumatori finali, nonché crescita dei posti di lavoro e di imprenditoria.

Ci domandiamo se il quadro che oggi si presenta sui mercati energetico e tlc, alla luce delle iniziative di Tim, non comporti di rivedere se ci siano ostacoli alla libertà di mercato.

Siamo il Paese in cui spesso alla prevenzione (economica e non solo) si preferisce intervenire a posteriori, con costi e normative che comunque limitano le libertà di tutti, e sembra che anche in questo caso potrebbe essere necessario farlo.

Verrà fatto e… impareremo la lezione?

 

 

1 – https://www.aduc.it/articolo/tim+tornata+statale+quando+monopolio+prezzi_39791.php

2 – https://www.aduc.it/generale/files/file/newsletter/2025/settembre/timenergia.pdf

 

 

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente aduc