MEDITERRANEO, UNHCR: i tragici naufragi di questa settimana dimostrano l’urgenza di un’azione concertata

L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i rifugiati, esprime sconcerto e profonda tristezza per la tragica e evitabile perdita di circa 80 vite umane in mare, tra cui quelle di alcuni rifugiati, in diversi incidenti avvenuti al largo del Nord Africa nei giorni scorsi.

Le tragedie si sono verificate quando alcune imbarcazioni in partenza dalla Tunisia e dalla Libia hanno incontrato difficoltà al largo delle coste tunisine. Porgiamo le nostre sincere condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime e ringraziamo le autorità che hanno salvato delle vite.

L’UNHCR chiede da tempo maggiori risorse e un impegno internazionale più forte per potenziare la capacità di ricerca e soccorso al fine di evitare queste tragedie. Ha inoltre sottolineato la necessità di di ampliare i percorsi sicuri e regolari per coloro che fuggono dalla guerra e dalle persecuzioni, affinché possano accedere alla protezione ed evitare di rischiare la vita nelle mani di trafficanti di esseri umani senza scrupoli.

Siamo profondamente preoccupati per l’elevato numero di persone che continuano a morire in mare: quest’anno oltre 1.600 persone sono morte o sono scomparse sulle rotte del Mediterraneo e dell’Africa occidentale, dopo le 3.530 dell’anno scorso.

Mercoledì una prima imbarcazione con a bordo 70 persone è affondata dopo essere partita da Salakta, a sud di Mahdia, in Tunisia. I 30 sopravvissuti, provenienti principalmente dal Camerun, dalla Costa d’Avorio e dalla Guinea, sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera tunisina e hanno ricevuto assistenza medica. 40 persone risultano disperse.

Un’altra imbarcazione partita da Zouara, nella Libia occidentale, con a bordo 72 persone, è affondata al largo della Tunisia e 40 persone sono morte, secondo quanto riferito dai 32 sopravvissuti. Sull’imbarcazione viaggiavano rifugiati e migranti provenienti da Yemen, Bangladesh, Ghana, Pakistan, Sierra Leone, Gambia e Guinea. Tutti i sopravvissuti hanno ricevuto assistenza medica.

Una terza imbarcazione con a bordo 100 persone, anch’essa partita da Zouara, è stata soccorsa dalla Guardia Costiera tunisina e i passeggeri provenienti da Siria, Iraq, Egitto, Pakistan e Bangladesh sono stati tutti sbarcati in sicurezza a Sfax dopo tre giorni in mare.

L’UNHCR e i suoi partner stanno promuovendo, con le autorità nazionali, un “approccio basato sulle rotte” per rafforzare la protezione e le soluzioni lungo le rotte chiave, comprese quelle utilizzate tra l’Africa subsahariana e il Mediterraneo. L’obiettivo è quello di migliorare la protezione e intensificare l’assistenza e le soluzioni lungo le rotte e ridurre la necessità dei rifugiati di spostarsi ulteriormente.