
Sono 6.487 le persone sbarcate sulle coste italiane nel mese di luglio 2025. Il dato mostra una diminuzione dell’8% rispetto al mese precedente (7.089).
Le persone arrivate sulle coste italiane a luglio sono partite da Libia, Tunisia, Turchia e Algeria. La Libia è stata anche questo mese il primo Paese di partenza, con circa il 90% di tutti gli arrivi via mare in Italia.
L’81% delle persone arrivate a luglio sono sbarcate a Lampedusa. Altri porti di sbarco includono Roccella Ionica, Pozzallo, Bari, Augusta, Ancona, Brindisi, Crotone, Livorno, Pantelleria, Porto Empedocle, Portopalo di Capo Passero, Ravenna, Vibo Valentia, Reggio di Calabria, Arbatax.
Almeno 2 persone risultano morte e 5 disperse in base alle testimonianze raccolte dal nostro staff su due incidenti avvenuti nel mese di luglio nella rotta del Mediterraneo Centrale[1].
Nei primi sette mesi dell’anno sono stati registrati 36.547 arrivi via mare, un aumento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2024 (33.480). Da inizio 2025, la Libia è il primo paese di partenza con il 90% di tutti gli arrivi via mare in Italia (il 58% nei primi sette mesi del 2024). La Tunisia si conferma secondo Paese di partenza ma con una rilevante riduzione passando dal 36% dei primi sette mesi del 2024 al 7% di tutti gli arrivi via mare del periodo gennaio-luglio 2025.
Nel 2025 la Sicilia continua ad essere la regione più interessata dagli sbarchi a livello nazionale, in particolare a Lampedusa che registra il 77% di tutti gli arrivi via mare nei primi sette mesi dell’anno (64% nello stesso periodo del 2024).
Per quanto riguarda le nazionalità di origine, da inizio anno quelle prevalenti sono state: Bangladesh (32%), Eritrea (14%), Egitto (12%), Pakistan (8%), Etiopia (4%), Sudan (4%), Somalia (4%), Siria (3%), Guinea (2%), Iran (2%), Tunisia (2%), Nigeria (2%), Algeria (2%), Mali (1%) e Costa d’Avorio (1%). Rispetto ai primi sette mesi dello scorso anno tra le nazionalità prevalenti degli gli arrivi via mare in Italia si registra un aumento significativo le persone provenienti dal Eritrea, Egitto e Pakistan mentre diminuiscono quelle provenienti da Tunisia, Siria, e Guinea.
Nel periodo gennaio-luglio 2024 i minori non accompagnati rappresentavano il 14% di tutti gli arrivi via mare in Italia, in aumento al 18% nei primi sette mesi del 2025.
Da gennaio a luglio 2025, il 17% delle persone sono state salvate da operazioni di soccorso di ONG nel Mediterraneo, in leggera diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (21%).
Secondo i dati IOM (Missing migrants Project) 947 sono le persone morte e disperse nel Mediterraneo nei primi sette mesi del 2025 (rotta dell’Africa nord-occidentale esclusa) di cui 662 avvenuti lungo la rotta Centrale (70%). Lo scorso anno nello stesso periodo, le vittime erano state 1.480 di cui 1.032 avvenute lungo la rotta Centrale.
L’UNHCR è presente nei luoghi di sbarco dove continua a supportare con team dedicati le autorità italiane, in collaborazione con le agenzie nazionali ed europee e gli altri partner, per fornire informazioni ai nuovi arrivati e per una pronta individuazione e la tempestiva presa in carico delle persone più vulnerabili presso servizi e cure specializzati.
L’UNHCR continua a sollecitare gli Stati a potenziare risorse e capacità per adempiere efficacemente alle proprie responsabilità. In particolare, rinnova il suo appello alla collaborazione per rafforzare i meccanismi di ricerca e soccorso in mare e per promuovere un più ampio accesso a percorsi sicuri e regolari nell’Unione Europea per le persone in cerca di protezione internazionale.
Infine, l’UNHCR avverte che la riduzione dei finanziamenti umanitari a livello globale sta colpendo duramente i rifugiati e le comunità che li ospitano. Fra le conseguenze, si allontana anche la prospettiva di soluzioni a lungo termine, complicando la gestione delle frontiere, aumentando i rischi di traffico e abuso e incoraggiando gli spostamenti successivi.
[1] Il dato è sottostimato poiché basato solo sulle informazioni raccolte dai nostri team agli sbarchi in Italia.