
Il 9 ottobre 2025 ricorre la Giornata Mondiale della vista che, con il claim “Love your Eyes”, anche quest’anno focalizza l’attenzione sull’importanza della prevenzione per la salute di questo importante organo.
La vista si sviluppa durante la vita fetale secondo tre momenti di scatto di crescita: a 16-20 settimane, 28-32 e infine dopo 37 settimane di età gestazionale. Insieme agli altri organi di senso, cui è stata dedicata una intera sessione nel corso del XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia (SIN), appena concluso a Montesilvano (Pescara), la vista riveste un ruolo fondamentale nella precoce costruzione della sfera relazionale del neonato.
Il “mutual gaze” definisce la condizione dinamica in cui madre e neonato mantengono e regolano mutualmente il loro sguardo diretto l’uno verso l’altro. Questo speciale contatto visivo è in grado di influenzare reciprocamente le risposte comportamentali e gli stati emozionali e cognitivi. Si può, infatti, ipotizzare che i bambini che vivono precocemente esperienze frequenti e positive, ma soprattutto durature, di “mutual gaze” con i propri genitori siano maggiormente predisposti allo sviluppo di relazione, al controllo dell’attenzione e alla regolazione emotiva negli anni successivi.
In presenza di deficit neurosensoriali quali la sordità, studi condotti sul “mutual gaze”, in cui almeno uno dei due soggetti della diade madre-neonato ne era affetto, hanno osservato che i bambini trascorrevano meno tempo guardando altrove e più tempo guardando la propria mamma, enfatizzando l’importanza dell’attenzione visiva in presenza di ipoacusia. Le madri sorde, inoltre, usavano di più strategie visive di contatto, mentre le madri normoudenti si basavano di più sulla vocalizzazione, pur in presenza di figli sordi.
“L’assenza di interazioni di “mutual gaze” può rappresentare un motivo di preoccupazione, in quanto un contatto oculare assente o debole potrebbe essere un segno precoce di condizioni atipiche, in particolare nell’ambito del neurosviluppo, oltre che di alterata funzione visiva”, evidenzia Gabriella Araimo, Segretario del Gruppo di Studio Organi di senso della SIN.
Grazie all’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nel 2017, i neonati sono sottoposti a screening visivi (come il test del riflesso rosso), che permettono di prevenire alcune forme di ipovisione e cecità.
“La prevenzione a tutela della vista dei neonati è sempre più importante non solo per l’identificazione precoce e la presa in carico tempestiva di patologie potenzialmente invalidanti, quali la retinopatia del prematuro e la cataratta congenita, ma anche per lo sviluppo relazionale sin dai primi momenti di vita”, conclude il Presidente SIN Massimo Agosti.