Libia: arrivati a Fiumicino 122 rifugiati grazie ad un’evacuazione umanitaria

Sono arrivati oggi all’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, con un volo charter organizzato dall’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati proveniente da Tripoli, 122 rifugiati originari principalmente di Sudan, Sud Sudan ed Eritrea. Tra loro 31 donne e 62 minori. Il loro ingresso in Italia è reso possibile dal protocollo tra Ministero dell’Interno, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, UNHCR, Arci e Comunità di Sant’Egidio, firmato nel dicembre 2023, che ha finora consentito l’arrivo in sicurezza di 659 persone.

I beneficiari di questi corridoi umanitari/evacuazioni sono persone costrette a fuggire dai loro paesi a causa di guerre e violenze e che si trovano temporaneamente in Libia dove hanno vissuto in condizioni estremamente difficili. Tra loro vi sono bambini, donne vittime di tratta, persone sopravvissute alla violenza e alla tortura e persone in gravi condizioni di salute, selezionate dall’UNHCR.

Dopo l’arrivo, 39 persone saranno accolte nei centri del Sistema Accoglienza e Integrazione (SAI), 30 saranno accolte dall’ARCI nei loro circoli rifugio grazie al sostegno dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e le restanti 53 persone dalla Comunità di Sant’Egidio.

Dal 2017, l’Italia ha accolto 2.048 rifugiati e richiedenti asilo dalla Libia attraverso i programmi di evacuazione e reinsediamento dell’UNHCR. Nel 2025 più di 2,8 milioni di rifugiati a livello globale avevano bisogno di reinsediamento, un aumento del 16% rispetto all’anno precedente. Solo 188.000 persone sono state effettivamente reinsediate e trasferite in sicurezza, pari a circa l’8% del bisogno effettivo.

I canali regolari e sicuri come le evacuazioni d’emergenza, i corridoi umanitari, il reinsediamento e il ricongiungimento familiare permettono ai rifugiati di ricostruire un futuro dignitoso, evitando pericolosi viaggi nelle mani dei trafficanti. Questi canali rappresentano anche un segnale di solidarietà verso i paesi a basso e medio reddito che ospitano il 71% dei rifugiati nel mondo.