Si è tenuta presso la Scuola superiore di Polizia, a Roma, la cerimonia di commemorazione dei defunti, un momento di raccoglimento e memoria, per onorare le poliziotte e poliziotti che, in 173 anni di storia, hanno perso la vita nell’adempimento del dovere.
In loro ricordo, il capo della Polizia Vittorio Pisani, dopo aver presenziato alla cerimonia dell’alzabandiera dei commissari frequentatori di corso, ha deposto una corona d’alloro all’interno del Sacrario dei caduti della Polizia, dove sono incisi i nomi degli oltre 2.500 poliziotti che hanno perso la vita al servizio della Nazione.
A questi, ieri, si è aggiunto Aniello Scarpati, assistente capo coordinatore della questura di Napoli, morto, travolto da un auto, mentre svolgeva il suo lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini a Torre Del Greco.
Al momento solenne hanno preso parte anche i vice capo della Polizia, Carmine Belfiore, Stefano Gambacurta e Raffaele Grassi, il questore di Roma, Roberto Massucci, il direttore della Scuola superiore, Mario Viola ed una rappresentanza dell’Associazione nazionale Polizia di Stato – ANPS.
Il momento di raccoglimento è stato scandito dal “Silenzio d’ordinanza”, suonato da un trombettiere della Banda musicale della Polizia di Stato, al termine del quale, il Capo della Polizia ha apposto una dedica sul Libro d’onore: “Il vostro esempio è scolpito nell’animo di tutti noi”.
La cerimonia si è conclusa con la Santa Messa celebrata dal cappellano della Scuola superiore di Polizia, Don Pasquale Dello Iacovo.
Un momento di comunione e riflessione, che rinnova, ogni anno, il legame di appartenenza, memoria e gratitudine della Polizia di Stato verso i propri caduti e le loro famiglie.
Prima di lasciare la Scuola superiore il prefetto Pisani si è intrattenuto con i Commissari e con i presenti alla cerimonia per un momento di raccoglimento in ricordo del poliziotto Aniello Scarpati, morto ieri.
