Ipotesi Sicilia arancione: imprese costrette a una Via Crucis senza fine, le Istituzioni si diano una mossa

Anche le stazioni della Via Crucis in un certo momento terminano, ma il Calvario delle imprese siciliane sembra invece senza fine. Apprendiamo, a sorpresa, che la Sicilia resterebbe in “zona arancione” anche la prossima settimana. Se così fosse significherebbe protrarre per l’ennesima volta le limitazioni che non consentono ad alcuni settori di potersi rialzare, in particolare la ristorazione e le attività legate agli eventi.

“Così -sostiene il presidente di Confesercenti Messina, Alberto Palella – mentre proponiamo al presidente Musumeci di sposare la linea adottata dalla regione Liguria, che consente in ‘zona gialla’ l’utilizzo anche delle verande per quelle attività di ristorazione che non dispongono di spazi all’aperto, come una doccia fredda apprendiamo della possibilità che la zona arancione ancora si prolunghi”.

“Abbiamo anche proposto all’ASP di Messina -continua Palella- di collaborare, come Associazione datoriale, per le vaccinazioni dei nostri lavoratori e dei loro familiari. Non vogliamo solo i sostegni economici che ci spettano, abbiamo bisogno soprattutto di lavorare e tornare a vivere! Le Istituzioni si diano una mossa perché siamo stanchi di essere le vittime sacrificali sull’altare dell’incompetenza di tante figure che operano nei ruoli sbagliati”.