
A seguito dell’articolo apparso oggi su Il Resto del Carlino riguardo al progetto GNL alla Torraccia, il Comitato PESARO: NO GNL intende fare chiarezza sullo stato dei ricorsi e sui prossimi passi.
Al Tar di Ancona sono oggi pendenti due ricorsi.
Il primo riguarda la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), ma occorre precisare che la VIA è ormai decaduta a seguito del parere negativo dei Vigili del Fuoco, espresso per motivi di sicurezza inoppugnabili. Lo stesso Ministero dell’Ambiente, con comunicazione ufficiale (PEC), ha confermato che la VIA non può essere “resuscitata”.
Il secondo ricorso, presentato dalla Fox Petroli, è contro il parere negativo del CTR dei Vigili del Fuoco. Si tratta di un passaggio previsto, ma va sottolineato che in Italia non è mai accaduto che un Tribunale amministrativo ribaltasse decisioni di questo tipo, che riguardano direttamente la tutela della sicurezza pubblica.
«Il ricorso contro la VIA è apprezzabile come segnale politico, ma di fatto inutile, perché la VIA è già decaduta,» dichiara il Comitato. «Quello che serve ora è sostenere la decisione del CTR dei Vigili del Fuoco e vigilare affinché la sicurezza dei cittadini rimanga al primo posto».
Parallelamente, il Comitato ricorda che a fine mese sarà in Tribunale per la cosiddetta mediazione con Fox Petroli, che ha intentato una causa per due milioni di euro contro i portavoce del Comitato, accusandoli di diffamazione e danni. In quell’occasione saremo affiancati dall’avvocato Pia Perricci di Pesaro.
Oltre ai procedimenti in corso, resta fondamentale affrontare una questione che rende possibili, a Pesaro, progetti tanto pericolosi quanto insalubri vicino alle abitazioni. Si tratta della modifica del Regolamento di igiene comunale del 2023, che ha ridotto le distanze minime tra industrie e case. Una scelta che contrasta con la Direttiva Seveso III e con la normativa sanitaria nazionale, che invece stabiliscono criteri più stringenti di tutela della salute e della sicurezza.
«La legge nazionale ed europea deve prevalere sui regolamenti locali,» continua il Comitato «e il progetto Fox non avrebbe dovuto nemmeno avviarsi. Oggi, se la legge viene rispettata, non ha alcuna possibilità di essere ripreso».
Il Comitato PESARO: NO GNL ribadisce la propria disponibilità al confronto con istituzioni e cittadini, e prosegue con le sue azioni civili e giuridiche affinché Pesaro resti una città sicura, salubre e libera da progetti industriali in contrasto con l’interesse pubblico.