
«Nelle ore in cui il mondo, con il cuore colmo di dolore, saluta per l’ultima volta Papa Francesco, riteniamo sia doveroso ricordare gli ultimi giorni di vita del Pontefice, con al suo fianco la presenza costante del suo infermiere di fiducia, Massimiliano Strappetti, punto di riferimento per il Santo Padre, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche amico e consigliere».
Esordisce così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.
«Massimiliano Strappetti, ricordiamolo, è stato l’ultima persona a vedere il Papa prima che entrasse in coma. Quando il Santo Padre lo ha visto, ha fatto un cenno con la mano, un saluto silenzioso, e subito dopo ha chiuso gli occhi entrando in coma. Strappetti non era solo un infermiere per il Papa, ma un punto di riferimento quotidiano, una figura di fiducia che lo accompagnava nei suoi momenti più difficili», continua De Palma.
«Non possiamo, in tal senso, non menzionare le parole dello stesso Strappetti, che lasciano il segno e aprono la strada a riflessioni doverose sul ruolo cruciale della nostra professione. “Il Papa chiedeva spesso il mio parere, si fidava di me come di un membro della famiglia. Il suo gesto, quel cenno, è stato un segno di una relazione basata su una fiducia profonda”, ha spiegato Strappetti, sottolineando il legame personale che si era instaurato tra loro».
Nel contesto delle patologie croniche, e ancor più nel fine vita, è proprio l’infermiere a diventare “figura centrale”. «Quando le terapie non possono più fare nulla, quando non ci sono più soluzioni mediche, è l’infermiere a continuare la sua opera al fianco del paziente. In quei momenti, l’assistenza infermieristica è ciò che fa la differenza», afferma commosso De Palma.
«Strappetti, come tanti infermieri, ha ricoperto un ruolo cruciale nel fornire assistenza e nel garantire una presenza costante, discreta e umana. Durante gli ultimi giorni del Papa, Strappetti era al suo fianco, come sempre, pronto a rispondere ai suoi bisogni, con quella stessa dedizione che ogni giorno tanti professionisti offrono ai propri pazienti.
In un momento in cui si ricorda l’ultima parte della vita del Papa, è importante riflettere sul ruolo che gli infermieri hanno in tutte le fasi critiche della vita, quando la medicina non può più fare molto, ma l’assistenza opera a pieno regime, sottesa dalle grandi qualità umane e professionali degli infermieri », conclude De Palma.