Il 14 settembre il Parlamento europeo può dare uno stop ai combustibili fossili

Il 14 settembre il Parlamento europeo ha la possibilità di contribuire a liberare le regioni europee dai combustibili fossili e di sostenere la creazione di un vero sviluppo e di nuovi posti di lavoro sostenibili. Gli eurodeputati voteranno in plenaria sul Just Transition Fund (Fondo per la giusta transizione) da 17,5 miliardi di euro, che mira a sostenere gli Stati membri dell’UE nella loro transizione verso la neutralità climatica. 

Gli eurodeputati devono ribaltare la posizione regressiva della Commissione per gli affari regionali del Parlamento, che ha votato a favore dell’ammissibilità del gas al finanziamento del Just Transition Fund. 
Il gas è un combustibile fossile, inquina ed emette gas serra non deve avere posto in un’Europa neutrale dal punto di vista climatico. Inoltre non è particolarmente efficace per la creazione di posti di lavoro (vedi ‘Ulteriori informazioni’).
La Commissione europea, gli Stati membri dell’UE e il Comitato delle Regioni dell’UE sono tutti contrari all’ottenimento del finanziamento Just Transition per il gas.
Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, ha dichiarato: “Gli eurodeputati hanno davanti una scelta cruciale. Possono aiutare le regioni più vulnerabili d’Europa ad aprire le porte a un futuro sostenibile. Oppure possono sottrarre denaro a quelle stesse regioni per destinarlo a un altro combustibile fossile, il gas, e quindi a scelte incompatibili con gli obiettivi climatici che gli eurodeputati stessi dicono di sostenere. Oggi abbiamo le tecnologie, le competenze, l’occasione per puntare la barra verso il futuro e sostenere davvero lo sviluppo delle regioni più svantaggiate”.

Cosa chiede il WWF?

Per ottenere risultati concreti, il meccanismo europeo per la Giusta Transizione dovrebbe fare tre cose fondamentali:
1. Escludere il gas e i combustibili fossili in genere, solo i progetti coerenti con un’Europa sostenibile e neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040 dovrebbero essere finanziati
2. Richiedere che i piani siano allineati con gli obiettivi climatici dell’UE per accedere ai fondi, premiare i progetti con più ambizioni climatiche e includere le date di eliminazione del carbone al massimo nel 2030 e del gas al più tardi nel 2035 a livello europeo.
3. Incoraggiare e consentire partenariati efficaci sostenendo la trasparenza e un impegno significativo, anche con la società civile, i governi locali e i sindacati.
Ulteriori informazioni: 
Permettere all’industria del gas di ottenere fondi dal Just Transition Fund sarebbe in diretta contraddizione con il concetto di una giusta transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio. Il gas fossile non ha più un ruolo nella transizione che è andata troppo lenta e va accelerata. Non vi è, inoltre, alcuna prova che creerebbe molti o dignitosi posti di lavoro, anzi in molti casi il tasso di occupazione sarebbe inferiore persino a quello degli altri combustibili fossili, mentre ogni milione di dollari (USD) investito nelle energie rinnovabili crea un numero di posti di lavoro tre volte superiore a quello dei combustibili fossili.
Ultimo, ma non meno importante, dare priorità e denaro ai progetti sul gas ingabbierebbe gli investimenti e il futuro dell’Europa nel gas nei prossimi 40-50 anni e sprecherebbe fino a 29 miliardi di euro di denaro dei contribuenti dell’UE in attività che presto diventeranno obsolete.
25 organizzazioni europee (incluse WWF, Greenpeace e Legambiente) hanno inviato una lettera ai Capigruppo all’Europarlamento chiedendo di respingere qualsiasi apertura verso il gas fossile e di garantire che il fondo dia priorità al sostegno agli Stati membri che si sono impegnati in una transizione ambiziosa.