I “Muri del silenzio”: inaugurata a Monza la mostra fotografica itinerante di Giusy Versace e Mjriam Bon

Nella lotta contro la violenza sulle donne molti sono ancora i muri da abbattere, primo fra tutti quello dell’omertà e del silenzio.

L’atleta paralimpica e attuale parlamentare Giusy Versace e la fotografa Mjriam Bon tornano a far riaccendere i riflettori su questo importantissimo tema, grazie alla mostra fotografica ‘I Muri del Silenzio’ con cui a Monza si inaugura il programma delle iniziative per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

L’installazione fotografica, aperta da oggi all’Orangerie della Villa Reale di Monza e visitabile fino al 12 dicembre, è sostenuta e patrocinata dal Comune di Monza, nell’ambito del tavolo «Monza Pink Network», e promossa da Fidapa Bpw Italy Modoetia Corona Ferrea in collaborazione con GetShow.

L’installazione, inaugurata ufficialmente questa mattina nel corso di una conferenza stampa, è composta da 42 fotografie che ritraggono in primo piano i volti di persone note e meno note del mondo dello spettacolo, della televisione, donne vittime di violenza e persone comuni nel gesto di coprirsi gli occhi, le orecchie e la bocca a voler significare “non vedo, non sento e non parlo”. Un’espressione unanime e trasversale per dire: basta alla violenza, all’abuso e al silenzio!

 

Dopo essere stata inaugurata a Roma alla Camera dei Deputati nel 2019, e successivamente accolta a Milano a Palazzo Lombardia e al grattacielo Pirelli, a Gorla Maggiore e ad Assago, la mostra fa ora tappa all’Orangerie di Villa Reale a Monza dove sarà visitabile solo nei weekend, dal 20 novembre al 12 dicembre, dalle ore 10.30 alle ore 18.30 con ingresso gratuito . Durante la settimana, la mostra sarà aperta per visite guidate di gruppi o scolaresche. Per Informazioni e prenotazioni: eventi.fidapamodoetiacoronaferra@gmail.com

 

I Muri del Silenzio è anche un libro fotografico in edizione limitata, legato ad una raccolta fondi destinata a donne che hanno subito violenza, per aiutarle a ricostruirsi una nuova vita. E’ possibile sostenere il progetto e richiedere copie del libro scrivendo una mail al seguente indirizzo: info@imuridelsilenzio.it

 

“Abbattere il muro dell’omertà – ha dichiarato il sindaco Dario Allevisignifica costruire un momento di riflessione serio e profondo. Le Istituzioni hanno il dovere di tenere accesi i riflettori su questa piaga vergognosa. Ma non basta. La violenza contro le donne è, prima di tutto, una battaglia culturale da combattere fino in fondo e con grande convinzione. È questo lo spirito di tutte le iniziative che, anche quest’anno, mettiamo in campo».

 

“L’obiettivo di questa suggestiva installazione e del programma che abbiamo preparato per la Giornata contro la violenza sulle donne – spiega l’assessore alle Pari Opportunità Martina Sassoliè quello di favorire l’emersione di questa angosciante realtà, troppo spesso nascosta nella sua quotidianità, se non attraverso gli episodi più eclatanti di cronaca nera. Vogliamo far conoscere tutti i servizi di aiuto disponibili, a partire dai centri antiviolenza, per favorire percorsi di consapevolezza e incoraggiare denunce e richieste d’aiuto. Senza dimenticare il percorso educativo che deve coinvolgere soprattutto le giovani generazioni, che deve portare a un cambio culturale: chi uccide o picchia è spinto da un’idea della donna del tutto inaccettabile, quella di essere ‘proprietà’ di qualcuno. Questa concezione è da abolire”.

 

“Questa mostra è un progetto importante, nato come strumento di denuncia, ma anche per tenere accesi tutto l’anno i riflettori su questo grave problema sociale, troppo spesso sottovalutato – racconta Giusy Versace – In futuro, mi piacerebbe che ‘I Muri del Silenzio’ potesse essere allestito anche nelle scuole, dove si formano e si rafforzano le coscienze di quelli che saranno le donne e gli uomini del domani. Oggi sono molto felice di essere qui a Monza presentare il progetto, e grata che il Comune abbia voluto accogliere la nostra iniziativa, aprendoci le porte della nobile e raffinata Orangerie di Villa Reale. Ringrazio di cuore, dunque, il sindaco Dario Allevi e l’assessore Martina Sassoli e Antonetta Carrabs di Fidapa per questa preziosa opportunità”.

 

“Il tema della violenza contro le donne mi sta particolarmente a cuore perché rappresenta un importante problema culturale e di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani, i cui effetti si ripercuotono, purtroppo, sul benessere dell’intera comunità – spiega il Presidente Fidapa Bpw Italy Modoetia Corona Ferrea Antonetta CarrabsIl primo stereotipo da scardinare è di certo quello culturale della donna subalterna, necessario promuovere iniziative volte a formare anche le giovani generazioni per una cultura del rispetto. Il famoso Codice Rosso non basta perché a scoraggiare la denuncia da parte delle donne, è anche la non certezza della pena, la lunghezza dei processi e l’alto numero di archiviazioni di casi, spesso dovuti alle inadempienze dei tribunali e a un sistema giuridico e burocratico che, nel suo insieme, non tutela la donna e i suoi diritti. È necessario, quindi, promuovere iniziative plurali che contribuiscano a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. La sezione FIDAPA BPW Italy Modoetia Corona Ferrea, che ho l’onore di presiedere, è stata da sempre attiva nel contrasto alla violenza di genere con campagne di sensibilizzazioni, conferenze, pubblicazioni, tavole rotonde e video. La mostra “I muri del silenzio”, che abbiamo deciso di condividere e promuovere, ha un valore simbolico importante perché lancia un messaggio diretto: basta alla violenza, all’abuso e al silenzio. Se più persone decidessero di far sentire la propria voce, forse potremmo tutti sperare in un possibile cambiamento”.

 

“Questa mostra itinerante è diventata per me uno strumento di educazione all’amore e al rispetto – racconta Mjriam Bon – fotografare volti, espressioni e personalità diverse è stato molto emozionante e mi ha permesso di esprimere la mia personale interpretazione del ‘non vedo, non sento, non parlo’: un urlo comune, un no alla paura e alla vergogna. Abbattere i muri e avere coraggio è l’unica via per aiutare ed aiutarci”.

 

E’ intervenuto in conferenza anche il cantautore Daniele Stefani, uno dei volti della mostra, che ha voluto sottolineare come anche il ruolo degli uomini sia fondamentale in questa battaglia contro ogni forma di violenza.