Gaza: Save the Children aderisce alla mobilitazione “Fermiamo la barbarie” organizzata da CGIL per la pace e a sostegno della Global Sumud Flotilla

Save the Children aderisce alla mobilitazione di domani, 6 settembre, indetta dalla CGIL per la pace e il cessate il fuoco a Gaza e per esprimere sostegno all’azione umanitaria promossa dalla Global Sumud Flotilla.

La carestia a Gaza è ormai una realtà: una carestia provocata e annunciata, che sta colpendo in modo drammatico soprattutto i bambini. In questo momento i più piccoli vengono sistematicamente privati del cibo e delle cure di cui hanno bisogno per sopravvivere. Questa è una politica deliberata: è l’uso della fame come metodo di guerra nella sua forma più brutale.

Il governo di Israele potrebbe interrompere questa carestia se consentisse agli aiuti di entrare e agli operatori umanitari di fare il proprio lavoro. Invece, assistiamo a un’escalation di attacchi contro ospedali e infrastrutture civili, a cui si aggiungono ordini di evacuazione e sfollamenti con conseguenze devastanti sulla popolazione.

Per questo, Save the Children sarà in piazza il 6 settembre insieme a tante altre associazioni della società civile, e non solo, per chiedere con forza il cessate il fuoco immediato, la fine dell’assedio e delle restrizioni agli aiuti umanitari, il rispetto del diritto internazionale umanitario e la protezione dei civili, in primo luogo dei bambini.

Save the Children invita a unirsi alla mobilitazione diffusa in tante città italiane per fermare la carestia e sostenere il diritto dei bambini e delle bambine di Gaza – e di ogni luogo del mondo – a vivere in pace, con dignità e con la speranza di un futuro.

Save the Children opera a Gaza da decenni. Gestisce due centri di assistenza sanitaria di base, fornendo servizi essenziali a bambini, madri e famiglie, tra cui screening e trattamento della malnutrizione, e aree dedicate alle madri e ai bambini con supporto per l’alimentazione dei neonati e dei bambini piccoli e la gestione comunitaria della malnutrizione acuta.

L’Organizzazione è pronta ad aumentare gli aiuti salvavita insieme ai partner. I team forniscono acqua, gestiscono spazi a misura di bambino e aree dedicate alle madri e ai neonati dove le donne incinte e che allattano possono ricevere sostegno in materia di nutrizione, alimentazione infantile e assistenza psicosociale. Ha allestito centri di apprendimento temporanei per aiutare i bambini a continuare il loro percorso d’istruzione. Dispone di camion in attesa di raggiungere il confine una volta ottenuta l’approvazione, carichi di prodotti salvavita pronti per essere consegnati, tra cui quelli nutrizionali e di cura per madri e neonati, forniture mediche, tende e teloni.