Frenano i consumi, aumenta la propensione al risparmio

Nei primi tre mesi del 2019 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti in termini nominali dello 0,2%. Di conseguenza, la propensione al risparmio è stata pari all’8,4%, +0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

 

Nel primo trimestre 2019 il reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente sia in termini nominali che in termini reali, mentre la propensione al risparmio è stata pari all’8,4% (+0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente) a seguito di una crescita della spesa per consumi finali “nettamente più contenuta” rispetto a quella registrata per il reddito disponibile lordo (+0,2% e +0,9% rispettivamente).

Lo rileva l’Istat, aggiungendo che il tasso di investimento delle famiglie nel primo trimestre è stato pari al 6,2%, 0,2 punti percentuali più alto rispetto al trimestre precedente, quale risultato di un aumento degli investimenti fissi lordi del 3,2% e del già segnalato aumento dello 0,9% del reddito lordo disponibile. Quanto alla pressione   fiscale, è risultata del 38% del Pil, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo  stesso periodo dell’anno precedente, ma in calo rispetto al dato dell’ultimo trimestre 2018 che era del 48,8%. Nel confronto con i primi tre mesi degli anni precedenti, il dato risulta il più elevato dal primo trimestre 2015. L’indebitamento netto delle Pa in rapporto al Pil, infine, è stato pari al 4,1% (4,2% nello stesso trimestre del 2018 e 1,7% nell’ultimo trimestre 2018).