Fontanarossa – Movimento Mec e Vussia contro Nerone: ENAC ci dica la verità sulla riapertura

I movimenti aerei su Fontanarossa sono sette, non dieci, se ascoltiamo le dichiarazioni SAC.

Catania – Movimento Mec e Vussia contro Nerone chiedono pubblicamente a Enac e vertici aeroportuali quando finirà la fase di emergenza. ‘Abbiamo bisogno di sapere la verità – afferma Claudio Melchiorre, presidente del comitato Vussia e del MEC. Alberghi, bed and breakfast, ristoranti e bar, lidi balneari già gravemente in difficoltà per le interruzioni di fornitura di energia e acqua, devono poter pianificare la loro vita personale e imprenditoriale. Perdere nove o dodici ore per un viaggio e non tre, comporta spese enormi che bisogna mettere in conto. Inoltre, ricordiamo che chi vive di turismo estivo il prossimo inverno sarà in gravi difficoltà. Se non c’è chiarezza, queste difficoltà diventeranno insostenibili.’

 

La presa di posizione del MEC e dei Vussia dipende da un’anomalia grave nella comunicazione di SAC. ‘L’aeroporto ieri ha dichiarato di operare dieci movimenti l’ora e di aver raggiunto la quota di centotrenta movimenti l’ora. Ci spiace dover affermare che centotrenta diviso le 18 ore di piena operatività, porta come risultato sette, non dieci. Chiediamo all’ENAC di asseverare tutte le informazioni che arrivano dalla SAC e di dare certezze su quanto accade davvero. Dobbiamo anche sapere quando riaprirà l’aeroporto e perché non sono stati utilizzati immediatamente gli spazi dell’aerostazione Morandi che a noi risulta in perfette condizioni statiche, considerato che è stata usata anche come sala tamponi in epoca Covid.’

 

MEC ha già inviato una nota a ENAC con la quale chiede di obbligare le compagnie aeree a dare informazioni chiare ai passeggeri. Poiché i rapporti con le compagnie aeree sono intrattenuti in modo automatico e via e mail, i consumatori fanno notare che spesso queste informazioni non sono corrette e gettano i passeggeri in confusione. ‘Molti continuano a ricevere indicazione di raggiungere gli aeroporti di partenza, vale a dire Trapani, Palermo e Comiso. Questi viaggi, anche notturni, durano molte ore e non sempre ci sono i mezzi per farli, anche grazie a una rete di trasporti regionale deficitaria.’

Secondo Mec e i comitati Vussia, i passeggeri hanno diritto di sapere se le compagnie aeree prendono in carico i passeggeri dall’aeroporto di partenza, vale a dire Catania, oppure no. ‘Ricordiamo che, ai sensi del regolamento UE 261, i passeggeri hanno diritto al risarcimento nel caso arrivino a destinazione due ore dopo l’orario previsto. Il che significa che la quasi totalità dei passeggeri atterrati in aeroporti diversi da Catania avrebbero diritto a seicento euro di risarcimento. ENAC, con il concorso dell’Autorità Garante della Concorrenza, è chiamata a farsene garante. Qualora non ci sia chiarezza sul punto, chiederemo a EASA e alla Commissione Europea di intervenire a tutela dei passeggeri.’