FOCOLAIO IN RSA A MILANO, 22 POSITIVI

CODACONS: PRESENTIAMO UN ESPOSTO IN PROCURA, STRAGE SENZA FINE NELLE RESIDENZE PER ANZIANI. QUANTO ACCADUTO NELLE RSA NON PUÒ ESSERE CASUALE: LUOGHI DI CURA SI SONO TRASFORMATI IN FOCOLAI DI MORTE. SUBITO INDAGINI, ISPEZIONI E SE NECESSARIO IL SEQUESTRO DELLE CARTELLE CLINICHE DEI PAZIENTI…

Il coronavirus torna nelle residenze per anziani, e il Codacons torna ad attaccare i responsabili della strage di anziani che ha portato il Codacons a depositare decine di denunce e a far avviare procedimenti in tutta Italia: una strage che ha privato il Paese di una fetta importantissima della sua memoria storica, e che ora dovrà essere ricostruita punto per punto così da individuare eventuali mancanze e omissioni, errori e sottovalutazioni.
L’Associazione, che deposita in Procura un nuovo esposto dopo la notizia del focolaio emerso a Milano, alla RSA Quarenghi: la situazione sarà anche sotto controllo, come riportato dai principali organi di stampa, ma è comunque doveroso approfondire la vicenda – semmai, anche tramite ispezioni e sequestri delle cartelle cliniche dei pazienti.
Quelle sulle RSA sono infatti indagini sacrosante, per dare finalmente risposte a chi nei mesi scorsi ha perso parenti e conoscenti in quelli che pensavano essere “luoghi di cura”: quanto accaduto nelle case di riposo non può ritenersi una epidemia casuale, ma rappresenta appunto una vera e propria strage. Anziani, persone invalide, non autosufficienti, i più fragili tra i fragili che avrebbero dovuto essere al sicuro, sono venute a contatto col virus che, in molti casi, ha aggravato le loro condizioni conducendoli alla morte, con i luoghi di assistenza che si sono trasformati in pericolosissimi focolai di morte certa.
Adesso è il momento di fare chiarezza: le indagini per fare luce su quanto accaduto nelle RSA Italiane sono in corso presso molteplici Procure della Repubblica sul territorio, proprio a seguito degli esposti del Codacons: Tutte le domande su questi decessi sono state girate dai familiari e dal Codacons alla Procura della Repubblica competente per territorio, che dovrà verificare la correttezza delle procedure seguite e l’adeguatezza delle cure prestate al paziente.
L’Associazione, comunque, mette lo staff legale a disposizione dei parenti delle vittime, e ha predisposto per tutti gli interessati l’esposto (con nomina di persona offesa) da inviare alla Procura della Repubblica competente per territorio. Per assistenza e informazioni è a disposizione il numero verde 800.582493. La pagina per scaricare l’esposto è accessibile all’indirizzo: https://codacons.it/pandemia-coronavirus/.