Fiducia consumatori in crescita. Aduc: La ‘stranezza’ dell’economia e degli umani?

Indice di fiducia dei consumatori (1) in crescita e, nello stesso tempo, anche quello delle imprese: sono i dati di Istat per maggio (2). Dati neanche tanto piccoli: +6,3 il dato economico e +4,2 quello corrente; +1,3 il clima personale e +0,9 quello futuro.

Un recupero vicino al livello dello scorso febbraio (3), grazie a maggiore fiducia verso i servizi di mercato e il commercio al dettaglio. Un calo, invece, per le attese sulla situazione economica generale e per i giudizi sulla possibilità di risparmio in futuro.

Sembra che il ciclone che ci ha investito a fine febbraio con l’inizio dell’invasione russa in Ucraina non abbia provocato danni tali da minare fiducia in un’economia che regga, “accontentandoci” solo dei cicloni sui prezzi energetici che sono partiti negli ultimi mesi del 2021.

“Stranezza” di economia e umani?

Crediamo di essere messi meno male di quanto tutti (Italia, Europa, Mondo) ci ripetono ogni giorno con scenari più o meno apocalittici per futuri inverni all’addiaccio e attività economiche in sofferenza per i mutati scenari di un’economia che, con meno globalizzazione dei mercati, dovrebbe crearci tanti problemi?

Appunto…. “crediamo”, ché al momento gli effetti della guerra in Ucraina – che ci sono su tutta l’economia – li assorbiamo senza particolari rinunce e, SOPRATTUTTO, perché il governo ci sta venendo incontro in modo consistente (per esempio prezzi energetici) che non solo non subiamo gli aumenti in corso, ma talvolta paghiamo anche meno rispetto a prima.

Ci stiamo abituando a una sorta di economia di guerra, traendo in alcuni casi anche vantaggi, e abbiamo fiducia in chi ci governa? Probabile.

Ricordiamoci, però, che questi sono dati su giudizi, attese, opportunità e possibilità che i consumatori si sono formati in una economia ricca e con molto surplus come la nostra.

Noi crediamo che i consumatori più attenti ne siano consapevoli, ci auguriamo altrettanta consapevolezza da parte di coloro che hanno il volante politico e tecnico dell’economia… ché non si rilassino convinti di aver fatto quanto necessario… che per ora sono riusciti a comunicare bene quanto fatto (e la fiducia ne ha risentito), ma poi devono tornare i numeri.