
Palermo – “Meno del 20% dei turisti che alloggiano nelle strutture ricettive del centro storico di Palermo è consapevole delle criticità legate alla sicurezza urbana”.
Il dato emerge da un sondaggio effettuato da Federalberghi Palermo, che dallo scorso marzo chiede a istituzioni e forze dell’ordine un piano straordinario per la sicurezza turistica, con presidi nei punti sensibili, videosorveglianza, illuminazione potenziata e una regia unica che coordini le azioni per arginare l’escalation di violenza nel cuore della città.
“Come operatori dell’accoglienza – dice Rosa Di Stefano, presidente di Federalberghi Palermo – stiamo facendo uno sforzo immenso per tutelare l’immagine della città. Non parliamo esplicitamente di insicurezza, non alimentiamo timori. Piuttosto, modifichiamo i percorsi suggeriti ai nostri ospiti, evitando in alcune fasce orarie zone critiche come i mercati storici e le aree soggette a movida sfrenata. Lo facciamo con discrezione, parlando di comfort e vivibilità, ma la verità è che stiamo tamponando una falla senza strumenti adeguati”.
Dal sondaggio su un campione di strutture ricettive emerge pure che i visitatori stranieri sono completamente all’oscuro del problema sicurezza, mentre la gran parte di turisti italiani che visitano la città si informano su social e stampa.
“Gli albergatori sono ogni giorno ambasciatori di Palermo: accogliamo, informiamo, orientiamo, rassicuriamo – continua la presidente degli albergatori palermitani -, ma per quanto tempo ancora potremo farlo senza un supporto deciso da parte delle istituzioni? Abbiamo anche proposto, e lo ribadiamo, che una quota della tassa di soggiorno venga destinata proprio a questo scopo. Il turismo non è solo una voce di bilancio – conclude Di Stefano -, è una responsabilità collettiva. Senza sicurezza, nessuna strategia di promozione, nessun investimento, nessun evento potrà sostenere la reputazione di Palermo nel tempo”.