Eurispes, indagine internazionale: i giovani e la loro idea di futuro

Hands of a female doctor working on laptop

Nel 2018, è stata condotta una indagine sociologica internazionale su un vasto campione di giovani tra 18-30 anni per capire qual è la loro idea del futuro, come i giovani vedono le loro prospettive personali e quelle delle comunità familiare, locale, nazionale nella quale vivono. Appunto, i giovani e la loro idea di futuro. L’indagine è stata svolta nel periodo marzo-luglio 2018 nei seguenti paesi: Italia, GermaniaPolonia, Russia. 

L’Iniziativa è stata promossa dalla prof.ssa Svetlana Varlamova e Elena Kayshauri, del Centro Federale per la Sociologia Teorica ed Applicata-FCTAS dell’Accademia delle Scienze di Russia, (R.A.S. – Federal Center for Theoretical and Applied Sociology), e Anna Doroshina, Dipartimento di Sociologia dell’Università russa “D.I.Mendeleev”, di Mosca. In Italia il riferimento è stato l’Istituto EURISPES, in Germania l’Istituto IWAK dell’Università Goethe di Francoforte.

I valori della vita delle giovani generazioni
La struttura dei valori determina in quale direzione sono concentrate l’attenzione, i comportamenti, le azioni delle giovani generazioni. Nel quadro di questa struttura di valori, i risultati dello studio hanno mostrato, nell’ordine, una prevalenza di orientamenti per valori di natura economica (il denaro, il lavoro, il benessere materiale, la carriera) quindi, in successione, per i valori relativi alla vita sociale (salute, famiglia, tempo libero, riconoscimento/rispetto da parte degli altri, istruzione, i bambini) e per i valori che qualificano la vita privata (la pace della mente, gli amici, l’amore, il sesso). In posizione decisamente marginale gli orientamenti relativi ai valori politici (democrazia, patriottismo, politica) e ai valori spirituali (vita onesta, rispetto per la legge, bellezza, religione).
I giovani e le Istituzioni pubbliche
In questo caso l’oggetto dell’approfondimento riguarda la possibilità di interazione tra le giovani generazioni e le Istituzioni pubbliche ai vari livelli, la possibilità di influenzare la politica di tali Istituzioni, il rapporto tra i giovani e lo Stato. Ciò tenendo presente che questa interazione si collega per i giovani, da un lato, al grado di consapevolezza del loro ruolo sociale e civile e, dall’altro, alla possibilità o meno di progettare il proprio futuro in un ambiente più adatto e funzionale.

Secondo i risultati della ricerca, nel complesso i giovani ritengono di avere poche possibilità di influenzare la politica delle autorità pubbliche, a tutti i livelli. Il più elevato grado di convincimento sulla propria capacità di influenzare la politica dello Stato nella sua complessa articolazione (nazionale, regionale e locale) è espressa dai giovani della Polonia (56,1% di risposte: “sicuramente” e “probabilmente sì”).
La partecipazione dei giovani alle attività civili e politiche
Come è vissuto dai giovani il valore della partecipazione alla vita della comunità nella quale vivono? Le risposte a questo ordine di domande consentono di valutare il grado di maturità della società civile e della cultura orientata alla partecipazione politica.
a)-La partecipazione alle iniziative promosse da istituzioni religiose. In quegli Stati, come ad esempio l’Italia, dove la religione e la Chiesa hanno un ruolo importante e svolgono una funzione attiva nella vita della società civile, il grado di partecipazione dei giovani alle iniziative religiose o comunque promosse e/o ispirate dalla religione è più elevata, come dimostrano i risultati registrati tra i giovani italiani (15,9%).
b)-Le attività di volontariato. La maggiore partecipazione a questo genere di attività si registra tra i giovani della Germania (35,6%) e dell’Italia (34,9%). Notevolmente inferiore, pari a circa la metà, il grado di partecipazione dei giovani alle attività di volontariato registrato in Russia e Polonia, rispettivamente pari al 18,3% e al 17,2%.
c)-Le attività di svago e ricreative. Praticamente uguale il grado di coinvolgimento in tali attività dei giovani russi, polacchi, tedeschi e italiani.
Idee sul proprio orizzonte di vita
Le domande sul proprio orizzonte di vita consentono di valutare come i giovani immaginano il proprio futuro e le soluzioni che perseguono per il raggiungimento degli obbiettivi specifici prefigurati.
a)-L’arco temporale dei progetti di vita personale. Il quadro delle risposte è molto articolato, con riferimento al breve, medio, lungo periodo. Ad esempio: i giovani italiani sono orientati a perseguire progetti di vita per un periodo che varia intorno ai 5 anni (media); i giovani tedeschi e polacchi esprimono un orientamento di più lungo periodo pari a 7 anni (media).
b)-La durata della vita attiva e le aspettative di vita. Le domande relative alla idea che i giovani hanno sulla durata della loro vita attiva, del loro stato di buona salute fisica e mentale, hanno fornito risposte che corrispondono alle statistiche ufficiali di tutti i quattro paesi coinvolti; e ciò nonostante le differenze, sopra riportate, relative all’arco temporale dei progetti di vita personale. I giovani russi stimano che il loro buono stato di salute fisica e mentale e quindi di vita attiva arriverà a 56,2 anni, la durata della vita a 68,8 anni; i giovani polacchi rispettivamente a 51,1 anni e 76,6 anni; i giovani tedeschi pensano di restare attivi fino a 61,2 anni e di avere una durata di vita pari a 82,4 anni. I giovani italiani hanno espresso i risultati più elevati con una valutazione di vita attiva fino a 65,8 anni ed una aspettativa di durata della vita pari a 84,5 anni.
c)-Progetti sulla famiglia ed i figli. La scelta di creare una famiglia e di avere dei figli consente di chiarire una questione fondamentale per lo sviluppo futuro di una società: vale a dire quanto è importante per i giovani il valore, appunto, della famiglia e dei figli. A questo riguardo va tenuto presente che nei quattro paesi di riferimento l’attuale tasso di natalità (2018) è più basso rispetto al tasso di natalità che sarebbe necessario quantomeno per mantenere l’attuale livello di popolazione originaria. Le risposte dei giovani, simili per tutti e quattro i paesi considerati, non consente di immaginare il recupero di un livello di equilibrio nel grado di riproduzione delle rispettive popolazioni. Le indicazioni dei giovani relative ai progetti per figli variano in media da 1,29 a 1,69 figli. I giovani russi hanno progetti per 1,64 figli (media), i giovani italiani per 1,69 figli (media).
d)- Progetti per l’istruzione. Tenuto presente che un basso tasso di istruzione rende difficile affrontare le sfide del mondo contemporaneo e l’adattamento alle nuove condizioni dello sviluppo economico e del lavoro, i risultati della ricerca hanno messo in risalto che quasi tutti i giovani dei quattro paesi considerati concentrano il loro impegno sul raggiungimento di un livello di istruzione superiore, a livello di laurea.

Autostima e fiducia nel futuro
I giovani dei quattro paesi considerati hanno espresso un notevole grado di autostima e di fiducia circa le loro capacità di raggiungere una posizione adeguata nella scala sociale del rispettivo paese (riferimento alle posizioni indicate nella “scala sociale mondialeworld social scale”). L’arco temporale che indicano per il raggiungimento di questo obbiettivo è pari a 10-15 anni. Condivisi sono la fiducia e il convincimento che in un tale arco di tempo saranno capaci di diventare più ricchi, più rispettati, di avere più potere.
Il valore e i criteri del successo
Opinione comune dei giovani intervistati è che il raggiungimento del successo sia il fattore e la misura più importanti per la realizzazione della propria personalità. Tra i criteri principali che i giovani indicano per definire cosa sia il successo nella vita prevalgono, nell’ordine: l’auto-realizzazione, la possibilità di vivere una vita interessante, di avere amici, la buona salute.
Operare da soli o con l’aiuto degli altri
Per il raggiungimento di obiettivi prefissati, con riferimento all’opzione tra contare sulle proprie forze e/o ricorrere anche all’aiuto degli altri, i giovani di tutti quattro paesi (Russia, Polonia, Germania e Italia) hanno espresso una netta scelta a favore della piena indipendenza nello sforzo per raggiungere tali obiettivi. Il livello più elevato di risposte in questo senso si è registrato tra i giovani italiani.