La crisi abitativa in Italia, e in Sicilia in particolare, ha ormai superato ogni soglia di sostenibilità sociale. La politica, tra slogan vuoti e presunte “strategie immobiliari”, ha fallito clamorosamente ottenendo il risultato di un numero crescente di famiglie abbandonate a sé stesse, ed incapaci di affrontare un mercato immobiliare divenuto proibitivo.
La Fotografia della Regione Siciliana in Ginocchio è data dalla situazione attuale che non lascia spazio a interpretazioni, siamo davanti a un’emergenza strutturale non più sostenibile, dichiara il Segretario Nazionale ANIA Dr. Andrea Monteleone.
Abbiamo liste d’Attesa Infinite per l’assegnazione degli alloggi ERP ed in Sicilia si registrano ben 37.278 famiglie in attesa di un alloggio popolare, e tali richieste inevase, sfiorano il 100%.
Questa “fame” di un tetto è di 18,5 domande per un alloggio ogni 1.000 famiglie, ben oltre la media nazionale che si attesta ad appena 12,5 domande ogni 1,000 famiglie.
Sul fronte sfratti assistiamo inermi ad una vera e propria esplosione, basti considerare che nel 2024 il numero di sfratti (eseguiti o convalidati) ha toccato quota 4.950, e solo Palermo ne conta 1.921. Non si tratta più solo di disagio sociale tradizionale, ma di nuovi poveri, famiglie con reddito che non riescono più a sostenere affitti a prezzi di mercato.
Questa crisi è figlia dalla totale assenza di investimenti pubblici nell’edilizia residenziale sociale dagli anni ’90, spesso giustificata da politiche pseudo-ambientaliste, e dall’erosione del potere d’acquisto dei lavoratori.
Il risultato è un mercato immobiliare che sta estromettendo intere fasce della popolazione, generando un pericoloso cortocircuito sociale, e l’impossibilità di avere una casa alimenta risentimento ed esclusione, erodendo il patto civile alla base di ogni Nazione Democratica.
Alcune forze politiche tentano di minimizzare la crisi, sostenendo che basterebbe “usare le case sfitte”, le case “vuote”, un mito fuorviante che ignora la realtà dei territori.
L’idea, propugnata da alcuni ambienti politici, che si possa risolvere la crisi usando le 923.360 unità abitative sfitte in Sicilia è un assioma totalmente errato e fuorviante.
ANIA, dichiara il suo Segretario Dr. Andrea Monteleone, da sempre ribadisce che il fenomeno delle case vuote è principalmente imputabile allo spopolamento.
Oltre il 55% degli immobili vuoti si trova in Comuni rurali in via di spopolamento, spesso lontani dai poli lavorativi e non in grado a risolvere l’emergenza nei grandi centri.
Di queste unità immobiliari poi, circa il 30% sono unità sfitte nei centri storici e sono veri e propri ruderi, inutilizzabili senza interventi strutturali pesanti.
Il restante 15% è composto da abitazioni turistiche, non compatibili con la domanda abitativa stabile.
Continuare a puntare su requisizioni o misure punitive contro i proprietari significa evitare il problema vero ed incancrenirlo ancora di più, non riconoscendo la necessità di riqualificare e ricostruire.
Per questo l’ANIA propone da tempo di collaborare con gli IACP per avviare programmi di riqualificazione certificata che permettano ai proprietari di rimettere sul mercato alloggi dignitosi a canoni calmierati.
Bisogna avere il coraggio di ritornare a Costruire, Riqualificare e Premiare la Locazione Assistita dalle OO.SS. dell’inquilinato e della proprietà.
Per affrontare l’emergenza abitativa non bastano palliativi, servono scelte coraggiose, investimenti reali e incentivi fiscali mirati.
Abbiamo bisogno di un Nuovo “Piano Casa” tornando a progettare e costruire.
È ormai improrogabile varare un nuovo Piano Casa, sul modello del Piano Fanfani, con investimenti pluriennali destinati a costruire nuovi alloggi nelle città ad alta tensione abitativa, realizzare quartieri moderni, con servizi, verde e vivibilità reale, garantire quote significative di alloggi a canone moderato e sociale, ed impedire derive speculative camuffate da “Housing Sociale” aumentando e migliorando i controlli sul mercato immobiliare.
Senza nuove costruzioni e senza un incremento reale dell’offerta pubblica e convenzionata, ogni altra misura resterà inefficace.
L’esplosione degli affitti turistici ha contribuito pesantemente al rialzo dei canoni, e quindi serve una regolamentazione nazionale stringente, che tuteli e faccia crescere il turismo senza dover distruggere il diritto all’abitare.
Bisogna avere il coraggio di dare il via ad incentivi Fiscali Potenziati per i Contratti Assistiti, che da soli sono riusciti a far emergere il mercato dei contratti in “nero” facendolo di fatto scomparire.
È assolutamente improrogabile rafforzare, e non indebolire, la politica fiscale agevolata per tutti i cittadini siciliani ed italiani, che favorisce i contratti di locazione a canone concordato assistiti da ambedue le Organizzazioni Sindacali degli inquilini e dei proprietari, per una reale ed egualitaria tutela delle parti.
Quindi come ANIA riteniamo sia necessaria una maggiore agevolazione fiscale sulla Cedolare Secca Agevolata, un sistema che premi i proprietari corretti, che si avvalgono dell’assistenza sindacale (ANIA, CASA MIA, ecc.) per garantire l’applicazione delle tabelle dei canoni locativi concordati nel rispetto degli accordi territoriali, trasparenza del contratto, e quindi canoni realmente calmierati.
Senza un potenziamento delle agevolazioni fiscali legate ai contratti assistiti, il mercato continuerà a favorire i canoni liberi ed in “nero”, alimentando morosità, sfratti e precarietà sociale.
Premiare chi aderisce alla locazione assistita significa incentivare comportamenti virtuosi, aumentare l’offerta a prezzi sostenibili e stabilizzare il mercato immobiliare impazzito.
In conclusione serve Coraggio, non Propaganda, l’ANIA ritiene fondamentale l’immediato ripristino dei contributi per l’affitto e per la morosità incolpevole come misura urgente, l’avvio di un vero Piano Casa Nazionale, e il rafforzamento immediato delle agevolazioni fiscali legate ai contratti assistiti, unico strumento che oggi garantisce equilibrio, legalità e sostenibilità del mercato.
Solo attraverso costruzione, riqualificazione e incentivi fiscali realmente efficaci sarà possibile arginare una crisi che oggi rappresenta una delle più grandi ingiustizie sociali del Paese.
